"Per noi un bambino è sempre un bambino che ha bisogno di protezione – afferma Paolo Rozera, direttore generale Unicef -. Non c’è nessuna differenza tra chi fugge a causa della guerra, della povertà o i bambini italiani"
"I giovani forse sono i più colpiti dalla pandemia – sostiene il cardinale Bassetti -, ma possono anche essere gli artefici di questo cambiamento d’epoca, di questa inversione di tendenza. Lo dimostra la loro voglia di partecipazione e di impegno solidale, che abbiamo riscontrato proprio in questo tempo di emergenza con l’arrivo di migliaia di nuovi volontari, sotto i 34 anni, nelle nostre reti Caritas. I giovani sono la primavera del Paese e del Continente. A noi il compito di accompagnarli e sostenerli; convinti che senza primavera non si va avanti"
"La sicurezza e la dignità della vita umana reclamano rispetto sempre e per tutti – affermano i vescovi -. La Presidenza Cei chiede di non volgere più lo sguardo altrove e invita tutte le comunità cristiane a unirsi alla preghiera di Papa Francesco"
Al Consiglio europeo del 28 e 29 giugno, si discuterà la proposta della Commissione di agire attraverso la politica estera e di cooperazione allo sviluppo per fermare le migrazioni: "Si mettono, di fatto, - sottolinea Gianfranco Cattai, presidente Focsiv - in serio pericolo i diritti umani di famiglie, donne e bambini che fuggono dalle guerre. L’Unione europea perde la sua credibilità e autorevolezza nel difendere i diritti umani nel mondo, soprattutto rinnega i suoi valori fondanti. Né si coglie il messaggio di Papa Francesco per un’Europa madre della dignità umana"