"La corresponsabilità vissuta con i giovani – sottolinea Padre Giacomo Costa – è stata una fonte di gioia per i vescovi, rilanciando l’esigenza di praticare una Chiesa della sinodalità, aprendo alla partecipazione di tutti i battezzati e delle persone di buona volontà, secondo l'età, lo stato di vita e la propria vocazione. Questa è la forma di Chiesa a cui il Signore ci richiama oggi. Una sinodalità missionaria per valorizzare la partecipazione di tutti, uscendo da una visione clericale e verticistica del potere"
"La candela che abbiamo benedetto – ricorda l’arcivescovo Valentinetti – non è assolutamente un oggetto di superstizione, ma si deve accendere qualche volta durante l'anno. Quando c'è qualche momento di preghiera intimo in casa, allora è bene accendere questa candela; quando c'è una persona malata, che magari è vicina alla morte e si sta pregando vicino a quella ammalata, a quell’ammalato, allora si accende questa candela. Poi l'altro momento in cui è bene tenere questa candela accesa, in questo momento particolare, è quando - anche da soli - a casa preghiamo per la pace, perché la luce del Signore illumini quelli che hanno stanziato altri 50 miliardi di euro di aiuti all'Ucraina. Mandiamo soldi, mandiamo armi… Il povero Papa si è frugato la lingua… Perciò, vi prego, se siete minimamente coscienti di quanto abbiamo bisogno di pace, accendendo questa candela, una preghiera per la pace"
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