"Credo - sottolinea il Papa - che tutte e due siano diritti umani fondamentali: la libertà religiosa e la libertà di espressione, in quanto ognuno ha il diritto di praticare la propria religione, senza offendere, liberamente"
"Non si tratta - precisa don Michele Falabretti - di rifare da capo la pastorale giovanile. Si tratta piuttosto di ripensarla a partire dal cammino di ogni singolo territorio. Si tratta di offrire strumenti di rilettura del questionario proposto dal Sinodo, anche attraverso una sussidiazione appropriata. Da qui la necessità di aprire percorsi di alleanza educativa sul territorio nelle diocesi e nelle parrocchie, alzare le competenze educative, decidendo come formare gli educatori"
"Cosa portiamo con noi ritornando nella valle della vita quotidiana? - interroga il Papa - Brillare, ascoltare, non temere. Anche noi oggi abbiamo bisogno di qualche lampo di luce per affrontare le oscurità della vita – continua il Papa, parlando a braccio -. Abbiamo bisogno della luce di Gesù, perché Lui è la luce che non si spegne anche di notte. Sempre possiamo andare avanti con la luce del Signore. Diventiamo luminosi non mettendoci sotto i riflettori, quando mostriamo un’immagine perfetta. Possiamo essere forti e vincenti, ma non luminosi. Diventiamo luminosi quando, accogliendo Gesù, impariamo ad amare come Lui"
"Per la prima volta, il prossimo presidente della Cei sarà scelto dal Papa all’interno di una terna di nomi votata dai vescovi: "La logica della terna - spiega il cardinale Bagnasco - è la valorizzazione, da una parte, della peculiarità del Papa nella Chiesa italiana e, dall’altra, dell’aiuto dei vescovi alla scelta del Papa"
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