Stasera a Montesilvano il primo dei tre incontro musicali formativi, coordinati dall’autore e musicista Francesco Marranzino

Si intitola “Musicisti e cantanti in cammino. Una musica nuova che nasce dall’incontro con Dio” il ciclo di tre incontri formativi, rivolti a musicisti e cantanti di ogni estrazione ed età (soprattutto giovani), che si svolgeranno oggi martedì 8 e poi martedì 15 e martedì 22 ottobre alle 21 nella chiesa grande della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo a Montesilvano.

A condurli sarà l’autore e musicista, nonché collaboratore di tanti eventi musicali diocesani, Francesco Marranzino: «Questa è un’iniziativa a cui io ed altri musicisti stavamo pensando da tempo – premette il referente degli incontri – e vuole essere una risposta a quello che è la deriva musicale che ci circonda. Oggi ci sono questi cantanti di musica trap, con testi tristi di cui i nostri ragazzi “si cibano”. C’è bisogno di qualcosa di diverso. Questa società non può andare verso il baratro, con una serie di situazioni di disagio e violenza che sono sotto gli occhi di tutti. I ragazzi hanno bisogno di una testimonianza viva, vera e come musicista mi sento chiamato a dare il mio apporto, insieme ad altri colleghi che interverranno. Se non educhiamo al bello, non avremo un futuro per i nostri ragazzi. E il bello è anche una musica che parli di Dio e ci avvicini a Lui. D’altra parte il musicista conosce la sensibilità di Dio e con la musica può far toccare quest’esperienza».

Non a caso, il versetto biblico che fa da sfondo all’esperienza è “Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo” (Ez. 36,26-27). Questi incontri vogliono essere innanzitutto un modo per fare comunione: «Anche semplicemente il poter stare insieme è un qualcosa che manca – constata Marranzino -. I musicisti, spesso, vivono in maniera isolata, magari suonano la sera tardi e conducono una vita un po’ sregolata. C’è bisogno di ascoltarsi, di aiutarsi. Bisogna fare corpo e camminare insieme contro il troppo narcisismo e la troppa personalizzazione che c’è in questo ambiente. Invece il musicista deve vivere l’esperienza del bello, dello stare insieme anche attraverso la preghiera con la musica. Credo che questa sia un’iniziativa unica nel suo genere, a livello nazionale, e da Pescara può nascere qualcosa di importante».

In concreto la formula di questi tre incontri formativi sarà molto semplice: «Innanzitutto presenteremo questo progetto – illustra il musicista pescarese -, poi suoneremo e canteremo. Sperimenteremo quanto è bello suonare e stare insieme, attraverso la musica e la preghiera. Questi due elementi sono molto vicini perché cantare, come diceva Sant’Agostino, vuol dire pregare due volte. Così vogliamo sfruttare le nostre capacità in senso positivo, per ridare a tutti una speranza. Tutto questo fa bene all’anima. Sarà un’esperienza spirituale e culturale insieme. Non sappiamo dove ci porterà, ma per noi l’importante è arrivare ai tanti ragazzi che non hanno modo di ascoltare il bello, di scoprire cosa vuole dire semplicemente suonare uno strumento».

Da qui l’invito finale: «Venite a fare questa esperienza – conclude Francesco Marranzino -. Stiamo insieme, cantiamo insieme, preghiamo e sicuramente, dopo questo momento, saremo più felici, un po’ più sollevati, con una speranza nel cuore che cambiare si può, che si può fare il bello. È questo che la nostra società ci chiede, testimoniare il bello. Noi musicisti facciamolo per primi e gli altri ci verranno dietro».