A Pescara un immobile confiscato alla criminalità ospiterà 6 senzatetto
"Questo progetto è destinato agli ultimi, agli emarginati, che sono però i primi nell’attenzione dell’Amministrazione – assicura il sindaco Masci -. Il progetto di Housing First si è rivelato vincente. Infatti è stato avviato già due anni fa con cinque appartamenti che hanno consentito il reinserimento nel tessuto sociale di 20 senzatetto, i quali sono diventati lavorativamente autonomi dopo un percorso seguito da specialisti in questo genere di azioni"

Sarà destinato ad ospitare sei persone senza fissa dimora che, nell’ambito del progetto Housing first – attraverso una rete di professionisti altamente specializzati – avranno la possibilità di raggiungere l’autonomia lavorativa ed economica per potersi permettere un alloggio autonomo, l’immobile abitativo confiscato alla criminalità in via Tavo 310 a Pescara presentato ieri alla stampa dal sindaco Carlo Masci e dall’assessore alle Politiche sociali e alla Sicurezza Adelchi Sulpizio. Infatti quest’edificio, anche grazie la procedura sviluppata nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), dopo essere stato confiscato è stato trasferito per finalità istituzionali e sociali al patrimonio indisponibile del Comune, con vincolo di reimpiego per finalità sociali.
Ma prima la struttura sarà riqualificata grazie ad un finanziamento da 350 mila euro per lavori infrastrutturali, più ulteriori 135 mila euro utilizzati per la gestione professionale della struttura e per sostenere i costi di utenze e servizi. Infine l’immobile potrà accogliere i sei senza fissa dimora per il loro percorso di reinserimento socio-lavorativo: «Questo progetto è destinato agli ultimi, agli emarginati, che sono però i primi nell’attenzione dell’Amministrazione – assicura il sindaco Masci -. Il progetto di Housing First si è rivelato vincente. Infatti è stato avviato già due anni fa con cinque appartamenti che hanno consentito il reinserimento nel tessuto sociale di 20 senzatetto, i quali sono diventati lavorativamente autonomi dopo un percorso seguito da specialisti in questo genere di azioni».

Un progetto, l’Housing first, che ha un duplice significato: «La legalità – spiega l’assessore Sulpizio – si sposa con l’inclusione sociale. Ciò vuol dire che la sinergia tra tutte le istituzioni che hanno consentito la confisca e l’assegnazione al Comune di questa abitazione di via Tavo, permette ora di concretizzare l’iniziativa Housing First di accoglienza e accompagnamento al reinserimento sociale di persone emarginate. Tutto ciò è reso possibile da finanziamenti statali che il Comune rende utilizzabili a fini sociali. Bisogna pubblicamente ringraziare gli uffici delle Politiche sociali, oltre alle autorità coinvolte, per aver creato le condizioni che ci hanno permesso di partecipare al bando del Pnrr e di essere scelti».
Alla presentazione dell’immobile ha partecipato anche il prefetto di Pescara, Giancarlo Di Vincenzo: «Sono molto soddisfatto – riconosce – della collaborazione tra tutte le Istituzioni pubbliche che hanno reso possibile la confisca alla criminalità organizzata di questo immobile e la destinazione dello stesso a un progetto di inclusione sociale, economica e lavorativa di categorie fragili della popolazione. È un messaggio forte che ribadisce la sconfitta della criminalità e afferma la presenza dello Stato a tutela in primis i più deboli».
Il Programma Housing First prevede complessivamente un investimento da 710 mila euro, di cui 350 mila per il recupero dell’immobile di Via Tavo, oltre a ulteriori 135mila per la gestione. Le procedure tecniche per l’esecuzione delle opere sono state completate proprio in questi giorni, con l’approvazione da parte della giunta comunale della fattibilità tecnica ed economica dell’intervento. A breve inizieranno i lavori.