"Al di là del riconoscimento in sé – sottolinea Flora Campolo, la madre –, questa esperienza dimostra che anche i ragazzi disabili possono fare le stesse cose degli altri bambini, usando solo maggiori accortezze. E da loro c’è tanto da imparare perché, ad esempio, hanno voglia di competere ma poi, dopo la gara, si danno il cinque dando prova di una sportività assente tra i normodotati. Questo perché sanno bene che, per loro, è già una vittoria esserci"
"Ieri pomeriggio – racconta don Domenico Di Pietropaolo, direttore della Pastorale giovanile diocesana di Pescara-Penne – abbiamo vissuto tutti insieme la prima attività, quella delle confessioni che si sono tenute sul prato di fronte la Grotta delle apparizioni di Massabielle, grazie alla collaborazione dei sacerdoti presenti e dei due vescovi accompagnatori di Sulmona-Valva e Avezzano monsignor Michele Fusco e monsignor Giovanni Massaro, con quest’ultimo che ha presieduto il rito penitenziale. In questo modo i ragazzi si sono preparati spiritualmente a vivere il pellegrinaggio"