Da Penne al Vaticano: Raffaella ricevuta da Papa Francesco dopo sisma e neve
"È stato davvero emozionante - racconta Raffaella Basile -, non me l’aspettavo, gli ho detto da dove venivo e quando ha capito mi ha stretto la mano, guardandomi negli occhi e facendomi sentire tutta la sua vicinanza"

Una stretta di mano, uno sguardo, un sorriso capaci di trasmettere preghiera, consolazione e speranza. C’era tutto questo domenica nei gesti di Papa Francesco che tra gli altri, al termine del grande incontro con 100 mila soci di Azione cattolica presenti in piazza San Pietro per celebrare i 150 anni dell’associazione, ha ricevuto sul sagrato Raffaella Basile: una giovane ventottenne di Penne, responsabile diocesana dell’Azione cattolica dei ragazzi di Pescara-Penne – scelta per rappresentare i suoi coetanei del Centro Italia, duramente colpiti dal sisma e dal maltempo dello scorso inverno.
Un incontro breve, tra i due, ma assolutamente intenso e pieno di significato tanto per la ragazza, quanto per i suoi concittadini che l’hanno seguita numerosi davanti al televisore: «Ho ricevuto il grande dono – racconta a caldo Raffaella, dopo l’incontro – di avvicinare il Papa, portargli i saluti della nostra arcidiocesi, stringergli la mano e parlargli qualche momento. È stato davvero emozionante, non me l’aspettavo, gli ho detto da dove venivo e quando ha capito mi ha stretto la mano, guardandomi negli occhi e facendomi sentire tutta la sua vicinanza».
Un piccolo gesto di attenzione, quello del Santo Padre, che però vale molto per la comunità pennese, rimasta paralizzata dalla neve e dal dolore nei terribili e indimenticabili giorni della tragedia dell’Hotel Rigopiano: «È stata una grande responsabilità – conclude Raffaella – rappresentare la mia città, ma al tempo stesso mi sento fortunata per aver ricevuto l’affetto e la vicinanza di Papa Francesco. È stato un segno di speranza per tutta Penne. Appena rientrata, dirò ai mie concittadini che il Papa li saluta e gli è vicino».