"Che paura può fare un barbone che vive in mezzo alla strada? È la paura del diverso – denuncia monsignor Valentinetti – che qualcuno, anche qualche politico di rilievo, propaganda. Quando s’innesca un meccanismo del genere, è difficile trovare una disponibilità all’accoglienza delle persone o che un dormitorio possa essere sistemato all’interno di un quartiere residenziale"
"Anche con questo appuntamento – conclude il direttore della Pastorale giovanile diocesana -, vogliamo cercare di riportare un po’ di vitalità in questi ragazzi che, dopo la pandemia, soffrono di ansia, depressione e solitudine. E poi, attraverso la marcia dei giovani, avremo un po’ di visibilità al centro della città, per portare il nostro messaggio di speranza e lanciare il pellegrinaggio diocesano verso Lisbona che vivremo con entusiasmo"
"Sarà un’opportunità - sottolinea il parroco Padre Alfonso Di Francesco - per chiedere innanzitutto protezione, soprattutto in questo momento in cui - dopo i fatti tragici di quel ragazzo di 16 anni che è stato assassinato da due coetanei - sentiamo questo esigenza di affidare i giovani a San Francesco affinché possano uscire dal tunnel della droga e della delinquenza. Sarà quindi un momento di comunione, di condivisione e di intercessione. Invito così i pescaresi a partecipare per sentire San Francesco un po’ più vicino a noi"