"Non lasciamoci contagiare dalla logica perversa della guerra – rilancia -; non cadiamo nella trappola dell’odio per il nemico. Rimettiamo la pace al cuore della visione del futuro, come obiettivo centrale del nostro agire personale, sociale e politico, a tutti i livelli. Disinneschiamo i conflitti con l’arma del dialogo"
"Quella frase - introduce don Flavio Peloso, Superiore generale dell’Opera don Orione - “Ho sempre amato l’Abruzzo” è stata inserita in una lettera, bella e commovente, che Don Orione scrisse agli orfani abruzzesi scampati al terremoto. Quello di don Orione è stato un amore a prima vista, la prima vista avuta dell’Abruzzo quel mattino del 18 gennaio 1915 arrivando ad Avezzano e vedendo quello scenario di pietà, di tragedia e di dolore"