"Dobbiamo ritrovare la concretezza delle piccole cose – consiglia il Pontefice, per vivere al meglio questi giorni di emergenza sanitaria -, delle piccole attenzioni da avere verso chi ci sta vicino, famigliari, amici. Capire che nelle piccole cose c’è il nostro tesoro"
"L’accordo - denuncia Tommaso Fabbri, capo missione Italia per Msf -, ripropone ancora una volta un approccio alla gestione dei flussi migratori fallimentare e disumano. Nel testo non compare alcun riferimento all’attivazione di canali legali e sicuri verso l’Europa, che costituirebbero l’unica strategia efficace per spezzare definitivamente la rete dei trafficanti ed evitare ulteriori morti in mare. Sono ben chiare le misure per rafforzare le intercettazioni in mare da parte della Guardia Costiera libica e impedire le partenze dalle coste. Hanno lo stesso effetto dei sigilli posti sulla porta di un edificio in fiamme, con la scusa di evitare che le persone si facciano male nel tentativo di fuggire"
"Oggi la nostra madre Terra geme – avverte il Papa - e ci avverte che ci stiamo avvicinando a soglie pericolose. Voi siete forse l’ultima generazione che ci può salvare, non esagero"
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