"Si dice - osserva l’arcivescovo di Napoli - “Voi siete il futuro”. Macché, voi siete il presente o non siete niente, perché il futuro lo si costruisce oggi. Sapete perché questo giovane, Nunzio, ce l’ha fatta? Perché non si è fatto prendere dalla tentazione di chi pensa che solo la ricchezza materiale può risolvere i problemi della vita. Ha accolto Cristo, ha imparato a vedere nell’eucaristia un cibo spirituale che poteva sostenerlo in quelle difficoltà immani. Anche voi, evitate la tentazione evanescente delle gioie effimere e costruite la vostra vita sulla roccia, che è Cristo poiché dice la verità"
"Nella ferialità della vita, nella quotidianità della nostra esistenza - sottolinea l'arcivescovo Valentinetti -, nel sentirci piccoli piccoli e poveri poveri dentro questa storia e dentro questa vita di questa comunità diocesana e di queste comunità parrocchiali e dei movimenti e delle associazioni che la compongono, una cosa ve la posso promettere. Che un giorno, forse, anche noi saremo vestiti di bianco, anche noi porteremo la veste del battesimo e qualcuno domanderà “Ma da dove vengono?” e sarà risposto “Signore, Tu lo sai, essi sono coloro che vengono da una tribolazione del quotidiano e hanno lavato le loro vesti rendendole candide nel sangue dell’Agnello"
I presuli si sono confrontati, secondo quanto previsto dalla mozione votata dalla stessa Assemblea, su alcune proposte per dare attuazione alla Carta d’intenti: "Si tratta – ribadisce il comunicato finale – di un percorso che, pur cercando strade nuove, si snoda a partire da sentieri tracciati, con i contributi fondamentali dei Pontefici, da san Paolo VI a Francesco. Una ricchezza, questa, che si aggiunge al percorso compiuto dalla Chiesa che è in Italia dal Concilio ecumenico vaticano II a oggi, scandito dai Convegni nazionali"
"Una traccia improntata all’urgenza di mettersi attivamente e insieme in movimento, indicando però all’uomo di oggi una direzione da intraprendere, in un’epoca segnata dalla carenza di bussole"
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