Oliviero Tullio Liberatore è nato a Popoli il 24 aprile 1985. Entrato in seminario giovanissimo, ha frequentato il Liceo della Comunicazione a Chieti. Negli anni di formazione al ministero ordinato ha coltivato con particolare cura il suo già spiccato senso estetico, affinando la conoscenza della storia dell'arte e la pratica di diverse tecniche grafiche. Il tutto s'è felicemente sposato a un'ironia pungente ma sempre garbata, che volentieri l'Autore ci presta.
"L’accordo - denuncia Tommaso Fabbri, capo missione Italia per Msf -, ripropone ancora una volta un approccio alla gestione dei flussi migratori fallimentare e disumano. Nel testo non compare alcun riferimento all’attivazione di canali legali e sicuri verso l’Europa, che costituirebbero l’unica strategia efficace per spezzare definitivamente la rete dei trafficanti ed evitare ulteriori morti in mare. Sono ben chiare le misure per rafforzare le intercettazioni in mare da parte della Guardia Costiera libica e impedire le partenze dalle coste. Hanno lo stesso effetto dei sigilli posti sulla porta di un edificio in fiamme, con la scusa di evitare che le persone si facciano male nel tentativo di fuggire"
"La complessità delle questioni in gioco – sottolinea la sociologa Carla Collicelli -, di profondo spessore dal punto di vista antropologico, spirituale, sociale culturale, richiede un intervento educativo e valoriale. Non sono possibili soluzioni immediate, occorrono processi lunghi"
"Beato il politico che non mette paura – sottolinea l'arcivescovo Valentinetti – , perché in tal caso quest’ultimo non sa fare il suo mestiere. Il politico dev’essere il mediatore delle positività, non il persecutore delle negatività, mettendo paura alla gente"
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