"Noi abbiamo bisogno proprio di questo - sottolinea il cardinale Zuppi -, di trovarci con la nostra sedia, con la nostra individualità, in relazione agli altri. È uno sforzo che bisogna fare per accogliere gli altri, noi dobbiamo pensare che le nostre comunità coinvolgono le persone. Dobbiamo ricostruire un legame di comunità che coinvolga ciascuno, senza darlo per scontato. Con il pieno coinvolgimento, quando lo troviamo, ecco che capiamo la bellezza della Chiesa, la bellezza di essere una comunità-famiglia. La sedia e il banco come la nostra sedia di casa"
"Il vestito è bellezza, dignità e protezione – spiega Padre Sandro Pantoli, introducendo la preghiera d’imposizione dello scapolare -. Prendendo l’abito della Madonna, chiediamo a Lei di rivestirci della sua bellezza, di proteggerci. Ecco qual è il simbolo del vestito. Così come fanno i genitori, così come fa Maria, così come fa la Chiesa che il giorno del battesimo donano un vestito, dignità, bellezza e protezione"
"Se la sobrietà è un valore - osserva il Censis -, perché vuol dire scelta ragionata e selezione, non si può non constatare una dinamica di erosione della coesione sociale nelle nostre comunità che ha toccato anche il rapporto con il cibo"
"Abbiamo voluto mutuare dalla storia - spiega Antonio Blasioli, presidente del Consiglio Comunale - un gesto simbolico e significativo per la memoria. Quello del primo sindaco di Milano dopo la Resistenza, Antonio Greppi, che aprì le porte del Municipio dopo la Liberazione per festeggiare con la cittadinanza fra canti e balli la libertà appena affermata. Noi lo rifaremo, invitando famiglie e pescaresi grandi e piccoli per dare a un momento storico speciale, quello della rinascita dopo il nazifascismo, il significato di festa"
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