"Dobbiamo andare oltre le pur lodevoli iniziative che fortunatamente ci sono state e continuano a esserci – esorta Carlo Masci, sindaco di Pescara -, nella consapevolezza che il diritto alla dignità si è allargato a più fasce sociali fino a poche settimane fa impensabili. C’è già stato un crollo del fatturato di diverse categorie alle quali occorre fornire risposte certe"
"Se si perde la dimensione del servizio - osserva Papa Francesco -, il potere si trasforma in arroganza e diventa dominio e sopraffazione. Ma la misericordia può guarire le ferite e può cambiare la storia. La misericordia divina è più forte del peccato degli uomini. Gesù Cristo è il vero re, ma il suo potere è completamente diverso: il suo trono è la croce. Lui non è un re che uccide, ma al contrario dà la vita. Il suo andare verso tutti, soprattutto i più deboli, sconfigge la solitudine e il destino di morte a cui conduce il peccato"
Si parla tanto d’integrazione - sottolinea il porporato -, ma integrazione non è azzeramento dell’identità e dei volti ma compresenza e, innanzitutto, reciproca conoscenza, valorizzazione e comprensione, non dico accettazione immediata, dei segni, dei simboli, delle tradizioni"
"Anche oggi, fratelli e sorelle - riflette il Papa -, i poveri sono le vittime più penalizzate di ogni crisi. Ma, se il nostro cuore è ovattato e indifferente, non riusciamo a sentire il loro flebile grido di dolore, a piangere con loro e per loro, a vedere quanta solitudine e angoscia si nascondono anche negli angoli dimenticati delle nostre città. Bisogna andare agli angoli delle città, questi angoli nascosti, oscuri: lì si vede tanta miseria e tanto dolore e tanta povertà scartata"