"Sappiamo - osserva il Papa - che ognuno di noi ha bisogno dell’altro, e anche la debolezza, se vissuta insieme, può diventare una forza che migliora il mondo. Spesso la presenza dei poveri è vista con fastidio e sopportata; a volte si sente dire che i responsabili della povertà sono i poveri! Un insulto in più, pur di non compiere un serio esame di coscienza sui propri atti, sull’ingiustizia di alcune leggi e provvedimenti economici, sull’ipocrisia di chi vuole arricchirsi a dismisura, si getta la colpa sulle spalle dei più deboli"
"È necessario - sottolinea don Marco Pagniello, responsabile dell’Ufficio Politiche sociali e Promozione umana di Caritas Italiana - superare il modello di intervento oggi prevalente anche per favorire la domiciliarità. Molti anziani non autosufficienti possono rimanere a casa se supportati e aiutati e questo è fondamentale per il loro benessere. In caso di malati gravi, purtroppo, può diventare necessario ricorrere a strutture competenti. Quindi, abbiamo bisogno di strutture residenziali h24, ma anche in una logica di prevenzione di rafforzare la domiciliarità, l’integrazione delle risposte per favorire il più possibile la permanenza dei non autosufficienti nel loro contesto familiare, non prendendosi cura solo dei malati ma anche dei familiari"