"Il 2015 è stato uno dei rari anni - sottolinea Gianni Rufini, direttore generale di Amnesty International Italia - in cui non abbiamo avuto risultati positivi, anzi registriamo arretramenti anche in quei Paesi di democrazia più avanzata. È stato un anno scuro e difficile, ricco di crisi umanitarie e crimini di guerra contro l’umanità. Non si vedevano cose del genere dai primi anni Novanta"
"Inclusione sociale dei poveri - precisa monsignor Galantino - significa fare cultura, imparare a leggere bene la storia, perché la prima spinta all’immigrazione è risultato di un certo tipo di politica. Solo con un impegno teso a restituire al povero la dignità che gli è stata sottratta e chiamando per nome le mani che gli hanno tolto questa dignità, possiamo riuscire a potenziare una cultura che capisca quello che facciamo"
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