"San Camillo - ricorda monsignor Valentinetti -, ai suoi tempi, ha visto una marea di persone abbandonate a se stesse, che non venivano curate da nessuno e lui si piegò su queste sofferenze, dolori e afflizioni. È stato capace di comprendere che quella parola di Gesù nel Vangelo di Matteo, “Ogni volta che avete fatto una di queste cose, l’avete fatta a me”, era vera a tal punto che mentre accudiva i malati, San Camillo molte volte ha avuto la grazia di vedere il volto di Gesù nei loro volti"
Domenica mattina la Santa messa solenne delle ore 9, presieduta dal parroco Padre Costante Baron, seguita dalla solenne processione dell’effige del santo che dopo l’uscita dalla chiesa, e aver attraversato via Bologna, via Venezia, via Gobetti e via Buozzi, giungerà sul Lungomare Matteotti per essere issata sul motopesca “Riviera” degli armatori Massimo Camplone e Massimo Terra. A questo punto avrà inizio la suggestiva processione in mare, seguita da 50 imbarcazioni
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