"Oggi, specialmente i giovani – riconosce il Santo Padre -, sono estremamente diversi rispetto a 50 anni fa. Non c’è più la voglia di fare riunioni, dibattiti, assemblee… Per un verso, è una cosa buona, anche per voi – ha osservato il Pontefice –. l’Azione Cattolica non dev’essere una “Sessione” Cattolica! E la Chiesa non va avanti con le riunioni"
"Individuare, in tempi adeguati – chiede il Pontefice -, diverse forme di esercizio collegiale e sinodale del ministero episcopale – nelle Chiese particolari, nei raggruppamenti di Chiese, nella Chiesa tutta –, sempre rispettando il deposito della fede e la tradizione viva, sempre rispondendo a quello che lo Spirito chiede alle Chiese in questo tempo particolare e nei diversi contesti in cui esse vivono"
"Dio - osserva il Papa - è nascosto nella nostra vita, sempre c’è, è nascosto nelle situazioni più comuni e ordinarie della nostra vita. Non viene in eventi straordinari, ma nelle cose di ogni giorno, si manifesta nelle cose di ogni giorno. Lui è lì, nel nostro lavoro quotidiano, in un incontro casuale, nel volto di una persona che ha bisogno, anche quando affrontiamo giornate che appaiono grigie e monotone, proprio lì c’è il Signore, che ci chiama, ci parla e ispira le nostre azioni"
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