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Ciatté d’oro a monsignor Francesco Santuccione

"Questo premio sarà di stimolo, a me e ai miei collaboratori, a fare sempre meglio e con gioia, aprendoci a tutti. La Cattedrale ha cinque porte, le persone possono entrare da tutte le parti per trovare una comunità calda. Così dev’essere la “chiesa madre”, la casa del vescovo, che dia accoglienza, fraternità e amore, così che nessuno si senta escluso. E come direbbe Papa Francesco, il Signore vuole bene e salva e noi cerchiamo di farci tutto a tutti"

Il parroco della Cattedrale di San Cetteo riceverà la benemerenza civica giovedì 10 ottobre alle 10, nell’ambito del Consiglio comunale solenne che si terrà in municipio a Pescara

Mons. Francesco Santuccione, parroco della Cattedrale di san Cetteo




Il parroco della Cattedrale di San Cetteo, già vicario generale dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne monsignor Francesco Santuccione, giovedì 10 ottobrenell’ambito del Consiglio comunale solenne che si terrà alle 10 in municipio, verrà insignito del “Ciatté d’oro”: la benemerenza civica che il Comune di Pescara – attraverso il lavoro della Commissione dei saggi – riconosce a quelle personalità a cui possa essere riconosciuta la “qualità di pescarese”, «che nel corso della propria vita hanno contribuito ad onorare la comunità cittadina con insigniti meriti personali o collettivi, favorendo la divulgazione dell’immagine di una città ricca di eccellenze nei più svariati campi d’interesse».

E nell’ambito del suo ministero pastorale di sacerdote e parroco, monsignor Santuccione si è distinto per 49 anni di servizio alla comunità pescarese, con particolare attenzioni ai fragili e agli scartati.

E monsignor Santuccione, ha accolto con stupore l’assegnazione del Ciatté d’oro: «È stata una sorpresissima – racconta il presbitero -. Ero in tutt’altre faccende affaccendato, quando il sindaco mi ha chiamato per darmi l’annuncio… Sono rimasto molto sorpreso, perché io faccio il sacerdote da 49 anni, ho detto sì al Signore, ho cercato di servire la Chiesa nella mia diocesi e nella mia città che amo e che il Signore mi ha dato. Ma non ho fatto niente straordinario. Mi è sempre piaciuto lavorare in equipe, oggi si direbbe in sinodalità».

D’altra parte il Ciatté d’oro è un riconoscimento, per l’attuale parroco di San Cetteo, frutto di un grande e lungo impegno pastorale al fianco dei pescaresi: «Dove il Signore mi ha mandato, attraverso i vescovi che ho avuto come padri e pastori, ho cercato di collaborare – ricorda monsignor Santuccione -. Prima con l’arcivescovo monsignor Antonio Iannucci, senza avere parrocchia ma ricevendo tanti servizi per 17 anni. Poi fui mandato come parroco nella comunità di San Luigi Gonzaga per 22 anni e 100 giorni, dove ho servito la parrocchia facendolo sempre insieme alle persone. Poi l’approdo in Cattedrale, con l’arcivescovo Valentinetti che mi ha “spinto” un po’, perché io stavo bene a San Luigi. Appena arrivato sono rimasto sbigottito in questa chiesa così grande, la Cattedrale di Pescara. Poi, con la volontà di Dio, mi sono rimesso a servire e sono nate tante cose belle. Abbiamo potenziato il catechismo, con più fasce d’età, è nato il corso fidanzati, gli scout hanno ripreso vigore. Quindi l’accoglienza alle persone bisognose. Da anni c’è uno staff di laici che, ogni mattina, serve loro la colazione e non manca la consegna di pacchi viveri alle famiglie. Ma soprattutto, siamo pronti ad essere vicini e ad ascoltare quanti necessitano di un conforto spirituale».

Ma don Francesco non amma cullarsi sugli allori e, al di là del premio ricevuto, guarda già al servizio che verrà domani: «Questo premio sarà di stimolo, a me e ai miei collaboratori, a fare sempre meglio e con gioia, aprendoci a tutti. La Cattedrale ha cinque porte, le persone possono entrare da tutte le parti per trovare una comunità calda. Così dev’essere la “chiesa madre”, la casa del vescovo, che dia accoglienza, fraternità e amore, così che nessuno si senta escluso. E come direbbe Papa Francesco, il Signore vuole bene e salva e noi cerchiamo di farci tutto a tutti».

Licio Di Biase

Oltre a lui, tra gli undici premiati, figura anche Licio Di Biase. Quest’ultimo, già direttore dell’Aurum, presidente del Consiglio comunale di Pescara e non solo, è un grande promotore e divulgatore culturale, nonché attuale collaboratore dell’emittente radiofonica diocesana Radio Speranza InBlu, curando la rubrica culturale “Libri e dintorni” e quella territoriale “Sindaci alla ribalta”, che racconta l’impegno amministrativo dei 46 sindaci dei comuni in provincia di Pescara nella valorizzazione dei rispettivi territori di competenza.

About Davide De Amicis (4486 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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