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Monsignor Antonio D’Angelo è il nuovo arcivescovo di L’Aquila

"Papa Francesco – precisa l’Ufficio Comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di L’Aquila - ha accettato la richiesta del cardinale Petrocchi di anticipare di pochi giorni la conclusione del suo ministero di ordinario a L’Aquila. Tale richiesta è motivata dalla esigenza di consentire al coadiutore, monsignor D’Angelo, di gestire fin dai primi di agosto l’organizzazione della Perdonanza, con piena titolarità canonica e civile"

La ha reso noto oggi la Santa Sede. La successione di monsignor D’Angelo al cardinale Petrocchi decorre immediatamente

Mons. Antonio D'Angelo, arcivescovo di L'Aquila - Foto Cei

In seguito all’accettazione di Papa Francesco della rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi metropolitana di L’Aquila presentata dal cardinale arcivescovo Giuseppe Petrocchi, da oggi è monsignor Antonio D’Angelo il nuovo arcivescovo metropolita. Quest’ultimo, sacerdote originario della diocesi di Termoli-Larino, era arcivescovo coadiutore dell’arcidiocesi aquilana dallo scorso anno, quando lo stesso Pontefice prorogò di un anno l’episcopato del cardinale Petrocchi giunto alla sua scadenza naturale del suo mandato con il compimento dei canonici 75 anni.

Il cardinale Giuseppe Petrocchi, arcivescovo emerito di L’Aquila

Un subentro, quello dell’arcivescovo D’Angelo, avvenuto con un piccolo anticipo rispetto a quanto inizialmente previsto: «Papa Francesco – precisa l’Ufficio Comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di L’Aquila – ha accettato la richiesta del cardinale Petrocchi di anticipare di pochi giorni la conclusione del suo ministero di ordinario a L’Aquila. Tale richiesta è motivata dalla esigenza di consentire al coadiutore, monsignor D’Angelo, di gestire fin dai primi di agosto l’organizzazione della Perdonanza, con piena titolarità canonica e civile, poiché tale celebrazione, ecclesiale e sociale, riveste, quest’anno, una particolare rilevanza: sia per effetto della Bolla “Spes non confundit” (la bolla di indizione del Giubileo ordinario del 2025, che cita “la grande Perdonanza che San Celestino V volle concedere a quanti si recavano nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio, a L’Aquila, nei giorni 28 e 29 agosto 1294, sei anni prima che Papa Bonifacio VIII istituisse l’Anno Santo”), come anche per l’imminenza del Giubileo 2025».

La Curia aquilana ha ulteriormente aggiunto che la data fissata dalla Santa Sede come termine canonico del mandato episcopale del cardinale Petrocchi, coincidente con quella di inizio del mandato episcopale di monsignor Antonio D’Angelo come nuovo arcivescovo metropolita di L’Aquila è proprio quella di oggi giovedì 1 agosto 2024: «Si precisa che tale “successione” – chiarisce l’Ufficio Comunicazioni sociali dell’arcidiocesi aquilana – avviene immediatamente (“ope legis”), cioè solo in forza del dispositivo canonico già emanato, e, di conseguenza, non prevede particolari liturgie o eventi».

Ma ci sarà tempo per salutare l’ormai arcivescovo emerito Petrocchi, in quanto sarà egli stesso a presiedere il rito di apertura della porta santa della Perdonanza 2024. Un invito rivolto da monsignor D’Angelo e accolto «con viva cordialità» dal suo predecessore.

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Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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