San Francesco: la reliquia del sangue a Pescara dall’1 al 4 agosto
"Sarà un’opportunità - sottolinea il parroco Padre Alfonso Di Francesco - per chiedere innanzitutto protezione, soprattutto in questo momento in cui - dopo i fatti tragici di quel ragazzo di 16 anni che è stato assassinato da due coetanei - sentiamo questo esigenza di affidare i giovani a San Francesco affinché possano uscire dal tunnel della droga e della delinquenza. Sarà quindi un momento di comunione, di condivisione e di intercessione. Invito così i pescaresi a partecipare per sentire San Francesco un po’ più vicino a noi"
Quelli da giovedì 1 a domenica 4 agosto saranno giorni di grande giubilo per la comunità dei Frati conventuali minori della Parrocchia di Sant’Antonio di Padova a Pescara, che accoglierà la reliquia del sangue di San Francesco d’Assisi contenuta in un ampolla che da secoli viene conservata nel Convento di Castelvecchio Subequo (L’Aquila), la cui chiesa è stata consacrata nel 1288 essendo tra le più antiche d’Abruzzo.
Un appuntamento, questo, voluto dai frati in occasione dell’ottocentesimo anniversario dell’impressione delle stimmate di San Francesco avvenuta nel 1224 a La Verna. Inoltre, la presenza della reliquia coinciderà con la festa del Perdono di Assisi di venerdì 2 agosto: «Noi – spiega il parroco, Padre Alfonso Di Francesco – vogliamo celebrare in maniera dignitosa questo momento, anche per trasmettere quella che è la spiritualità francescana. Visto che siamo una comunità francescana in diocesi, attraverso questo evento, vogliamo far risaltare lo spirito di Francesco. Per questo abbiamo voluto tra noi questa reliquia, il cui sangue che è stato praticamente prelevato dalle stimmate di San Francesco».
Una reliquia che porta con sé una storia particolare: «Sono diversi secoli che conserviamo questa reliquia nel nostro convento di Castelvecchio Subequo – racconta Fra Alfonso -, in quanto San Francesco d’Assisi – nell’ambito dei suoi viaggi – conobbe il conte Ruggero II di Celano il quale aveva una residenza anche nella vicina Gagliano Aterno e, da terziario francescano, si fece seppellire proprio in questa chiesa lasciando questa reliquia di cui entrò in possesso la comunità francescana di Castelvecchio. In questo reliquiario, oltre al sangue, ci sono alcuni capelli e un pezzo del cordone del saio di San Francesco. Tra l’altro, nello stesso convento viene conservata anche una reliquia della pelle del costato del frate di Assisi».
Infatti, in base al programma ufficiale, sarà proprio il custode della reliquia del convento di Castelvecchio Subequo Fra Franco Rapacchiale (già parroco di Sant’Antonio di Padova a Pescara) a portare la reliquia presso la comunità pescarese alle 10.30 di giovedì 1 agosto, quando avverrà la cerimonia di accoglienza seguita alle 11 dalla santa messa – con l’unzione degli infermi – presieduta dallo stesso Fra Franco Rapacchiale. Al termine della liturgia eucaristica avverrà l’apertura del Perdono di Assisi, con la supplica alla Madonna degli angeli. Nel pomeriggio, invece, sarà possibile visitare la mostra fotografica degli affreschi giotteschi sulla vita di San Francesco. Alle 18 ci sarà l’adorazione eucaristica, che introdurrà la santa messa presieduta alle 19 dal vicario foraneo di Pescara centro Padre Carlo Mattei. Alle 21 ci sarà poi la catechesi, sul tema “Francesco, tutto trasformato in preghiera vivente”, tenuta dal parroco e guardiano della comunità francescana di Silvi marina Padre Antonio Josue.
Venerdì 2 agosto, dalle 9.30 alle 18, sarà ancora possibile visitare la mostra fotografica dedicati agli affreschi di Giotto sulla vita di San Francesco d’Assisi. Proprio alle 18 avverrà la recita del Santo Rosario, animato dal gruppo di preghiera “Il sorriso di Maria” di Città Sant’Angelo. Alle 19, invece, sarà il portavoce del Sacro Convento di Assisi Padre Giulio Cesareo a presiedere la santa messa nella festa liturgica di Santa Maria degli Angeli: «Per l’occasione – precisa il parroco di Sant’Antonio di Padova – abbiamo invitato a partecipare anche il sindaco di Pescara Carlo Masci e il sindaco di Castelvecchio Subequo Marisa Valeri». Alle 21 sarà lo stesso Padre Giulio Cesareo a tenere una catechesi sul tema “Il sangue è la vita, la vita e l’amore”. A seguire ci sarà la celebrazione del Perdono di Assisi dedicata ai giovani, con la chiesa di Sant’Antonio di Padova che resterà aperta fino alla mezzanotte.
La giornata di sabato 3 agosto verrà caratterizzata alle 11.30 dalla preghiera di intercessione davanti al Santissimo sacramento, animata dal Rinnovamento nello Spirito. Questo sarà un momento di preghiera per la pace, per i giovani, per le famiglie, per i malati e per tutti coloro che ne hanno bisogno. Dalle 15.30 alle 18, ancora una volta, sarà visitabile la mostra fotografica sugli affreschi giotteschi dedicati alla vita di San Francesco. Quindi, alle 18.10, verrà pregato il Rosario francescano con sette misteri e alle 19 sarà Padre Mauro De Filippis Delfico a presiedere la santa messa che si concluderà con la benedizione mediante la reliquia. Alle 21 ci sarà l’ultima messa di giornata, animata dal Cammino neocatecumenale, presieduta dal parroco Padre Alfonso Di Francesco.
Sabato 4 agosto verranno celebrate sante messe alle 8, alle 9.30, alle 11, alle 18 e alle 19.30 quando ci sarà le benedizione finale impartita con la reliquia. Dalle 15 alle 17 ci sarà la possibilità di vedere la mostra fotografica sugli affreschi dedicati da Giotto alla visita di San Francesco. Alle 17 ci sarà la preghiera di affidamento delle famiglie a San Francesco, mentre alle 20.30 il programma si concluderà con la Festa del Sentiero francescano: un momento di spiritualità e festa con i bambini del catechismo, i genitori e i catechisti. Per tutto il tempo in cui sarà presente la reliquia del sangue di San Francesco d’Assisi, sarà possibile lucrare l’indulgenza plenaria. Per questo, sarà sempre disponibile un sacerdote per accedere al sacramento della Riconciliazione.
Dunque, saranno questi giorni importanti, nei quali tutti sono invitati a partecipare: «Venite a trovare San Francesco – esorta Padre Alfonso Di Francesco -, perché avere la reliquia del sangue di San Francesco prelevato dalle stimmate è come avere la presenza del santo. Sarà un’opportunità per chiedere innanzitutto protezione, soprattutto in questo momento in cui – dopo i fatti tragici di quel ragazzo di 16 anni che è stato assassinato da due coetanei – sentiamo questo esigenza di affidare i giovani a San Francesco affinché possano uscire dal tunnel della droga e della delinquenza. Sarà quindi un momento di comunione, di condivisione e di intercessione. Invito così i pescaresi a partecipare per sentire San Francesco un po’ più vicino a noi».