Coristi: “Di luoghi diversi, ma uniti da fede e passione, siete segno di unità”
"Vi farà bene – esorta Papa Francesco -, tenere alto il tenore spirituale della vostra vocazione: con la preghiera e la meditazione della Parola di Dio, partecipando, oltre che con la voce, anche con la mente e con il cuore alle liturgie che animate, e vivendone con entusiasmo i contenuti giorno per giorno, perché la vostra musica sia sempre più elevazione felice del cuore a Dio, che con il suo amore attrae, illumina e trasforma tutto"
Partecipa anche una delegazione del Coro diocesano di Pescara-Penne, guidata dalla direttrice Roberta Fioravanti, al quarto Incontro internazionali delle Corali – promosso dal Coro della diocesi di Roma nel 40° anniversario della sua fondazione e organizzato da Nova Opera – che si concluderà oggi nell’Aula Paolo VI in Vaticano.
Ieri, tra l’altro, le centinaia di coristi partecipanti sono stati ricevuti in udienza da Papa Francesco: «A tutti do il mio benvenuto – afferma il Papa – e in modo particolare ringrazio il maestro, monsignor Marco Frisina, e ringrazio Nova Opera per aver promosso questa iniziativa. È un anniversario che incoraggia tutti voi ad andare avanti nel prezioso servizio che svolgete, a Roma e in tante altre parti del mondo. Il vostro incontro, giunto alla quarta edizione, riunisce corali parrocchiali e diocesane, scholae cantoriermum, cappelle musicali, direttori e musicisti. Siete venuti in Vaticano per approfondire insieme il significato della musica a servizio della liturgia; ed è bello vedervi qui, anche perché, provenendo da luoghi diversi ma uniti dalla fede e dalla passione musicale, voi siete un segno forte di unità. Per questo vorrei richiamare alla vostra attenzione tre aspetti essenziali del vostro servizio, cioè l’armonia, la comunione e la gioia».
Dapprima il Pontefice ha approfondito l’aspetto dell’armonia: «La musica genera armonia raggiungendo tutti – sottolinea -, consolando chi soffre, ridonando entusiasmo a chi è scoraggiato e facendo fiorire in ciascuno valori meravigliosi come la bellezza e la poesia, riflesso della luce armoniosa di Dio. L’arte musicale ha infatti un linguaggio universale e immediato, che non necessita di traduzioni, né di tante spiegazioni concettuali. Possono apprezzarla i semplici e i dotti, cogliendone chi un aspetto chi un altro, con più o meno profondità, ma attingendo tutti dalla stessa ricchezza. Inoltre la musica educa all’ascolto, all’attenzione e allo studio, elevando le emozioni, i sentimenti e i pensieri (cfr Ef 4,4-8), portando le persone oltre il vortice della fretta, del rumore e di una visione solo materiale della vita, e aiutandole a contemplare meglio sé stesse e la realtà che le circonda».
Quindi l’importanza della comunione: «Il canto corale si fa insieme, non da soli – precisa il Santo Padre -. E anche questo ci parla della Chiesa e del mondo in cui viviamo. Il nostro camminare uniti, infatti, si può rappresentare come l’esecuzione di un grande “concerto”, nel quale ciascuno partecipa con le proprie capacità e offre il proprio contributo, suonando o cantando la sua parte, e ritrovando così la propria unicità arricchita dalla sinfonia della comunione».
Quindi la gioia: «Voi siete depositari di un tesoro secolare di arte, di bellezza e di spiritualità – conclude Papa Bergoglio -. Non lasciate che la mentalità del mondo lo inquini con l’interesse, l’ambizione, la gelosia, le divisioni, cose tutte che, come voi sapete, possono introdursi nella vita di un coro, come di una comunità, rendendoli spazi non gioiosi, ma tristi e pesanti, fino a disgregarli».
E a proposito di gioia, il Papa ha infine dato un ultimo consiglio ai tanti coristi presenti in Vaticano: «Vi farà bene, invece, a tal fine – esorta Papa Francesco -, tenere alto il tenore spirituale della vostra vocazione: con la preghiera e la meditazione della Parola di Dio, partecipando, oltre che con la voce, anche con la mente e con il cuore alle liturgie che animate, e vivendone con entusiasmo i contenuti giorno per giorno, perché la vostra musica sia sempre più elevazione felice del cuore a Dio, che con il suo amore attrae, illumina e trasforma tutto».