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Più modi per ottenere l’indulgenza giubilare

"Non è un caso che nell’antichità il termine «misericordia» fosse interscambiabile con quello di «indulgenza», proprio perché esso intende esprimere la pienezza del perdono di Dio che non conosce confini"

Non solo il passaggio per la Porta Santa a Roma, ma anche pellegrinaggio verso le Cattedrali, opere di misericordia e volontariato

Papa Francesco confessa una giovane al recente Giubileo dei ragazzi

A pochissimi giorni dalla pubblicazione della Bolla “Spes non confundit”, i dicasteri della Curia Romana sono già al lavoro per la puntuale organizzazione del Giubileo 2025. Oggi la Penitenzieria Apostolica — che Papa Francesco ama chiamare “Tribunale di misericordia” — ha pubblicato le “Norme sulla concessione dell’indulgenza, definendo dunque l’aspetto essenziale dell’Anno Santo venturo e ricordando, con le parole della Bolla, che «non è un caso che nell’antichità il termine “misericordia” fosse interscambiabile con quello di “indulgenza”, proprio perché esso intende esprimere la pienezza del perdono di Dio che non conosce confini».

Nel corso dell’anno giubilare «tutti i fedeli veramente pentiti, escludendo qualsiasi affetto al peccato e mossi da spirito di carità e che, nel corso dell’Anno Santo, purificati attraverso il sacramento della penitenza e ristorati dalla Santa Comunione, pregheranno secondo le intenzioni del Sommo Pontefice, dal tesoro della Chiesa potranno conseguire pienissima Indulgenza, remissione e perdono dei loro peccati, da potersi applicare [anche] alle anime del Purgatorio in forma di suffragio».

Sarà possibile lucrare in vari modi. Al tradizionale pellegrinaggio in una delle quattro Basiliche papali dell’Urbe (San Pietro in Vaticano, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore, San Paolo fuori le Mura), il documento ha equiparato anche quello verso «qualsiasi luogo sacro giubilare» nonché, in ogni diocesi, «alla chiesa cattedrale o altre chiese e luoghi sacri designati» dal Vescovo del luogo.

«I fedeli veramente pentiti che non potranno partecipare alle solenni celebrazioni, ai pellegrinaggi e alle pie visite per gravi motivi, conseguiranno l’indulgenza giubilare, alle medesime condizioni se, uniti in spirito ai fedeli in presenza, particolarmente nei momenti in cui le parole del Sommo Pontefice o dei Vescovi diocesani verranno trasmesse attraverso i mezzi di comunicazione, reciteranno nella propria casa il Padre Nostro, la Professione di fede [il Credo] in qualsiasi forma legittima e altre preghiere conformi alle finalità dell’Anno Santo, offrendo le loro sofferenze o i disagi della propria vita».

Oltre a queste classiche forme, il documento vaticano estende enormemente la possibilità di lucrare l’indulgenza, per far sì che ognuno possa attingere alla Misericordia divina con facilità e frequenza, senza gravosi spostamenti, ma pur sempre diventando, come chiede la Bolla, «segni tangibili di speranza per tanti fratelli e sorelle che vivono in condizioni di disagio». Per questo motivo, sarà possibile ottenere l’indulgenza compiendo un’opera di misericordia corporale o spirituale, oppure recandosi in visita a infermi, carcerati, anziani in solitudine, diversamente abili «quasi compiendo un pellegrinaggio verso Cristo presente in loro». Ancora, un altro metodo permesso risiede nel riscoprire «il valore penitenziale del venerdì: astenendosi, in spirito di penitenza, almeno durante un giorno da futili distrazioni (reali ma anche virtuali, indotte ad esempio dai media e dai social network) e da consumi superflui — spiega il documento — nonché devolvendo una proporzionata somma in denaro ai poveri; sostenendo opere di carattere religioso o sociale» a tutela della vita, dei bambini abbandonati, dei giovani in difficoltà, degli anziani bisognosi o soli, dei migranti, non solo attraverso donazioni economiche ma, se lo si preferisce, con attività di volontariato.

In modo del tutto eccezionale, la Penitenzieria Apostolica ha scelto anche di introdurre una eccezione alle normali regole di frequenza: «nonostante la norma secondo cui si può conseguire una sola indulgenza plenaria al giorno, i fedeli che avranno emesso l’atto di carità a favore delle anime del Purgatorio, se si accosteranno legittimamente al sacramento della Comunione una seconda volta nello stesso giorno, potranno conseguire due volte nel medesimo giorno l’Indulgenza plenaria, applicabile soltanto ai defunti».

About Alfredo Battisti (103 Articles)
Classe 2000, è di Torre de' Passeri. Dopo la maturità scientifica con lode, ha conseguito, con lode e menzione di merito, il titolo di dottore magistrale in giurisprudenza. È attualmente dottorando di ricerca in Diritto civile. Da giugno 2022 è iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti.