Gmg: “Un nuovo inizio per una nuova generazione di giovani”
"Spero - auspica don Domenico Di Pietropaolo - che possiamo tornare ancora più forti nella nostra diocesi, perché la nostra Chiesa locale ha bisogno di una nuova generazione di giovani"

L’entusiasmo dei giovani in partenza, l’emozione dei genitori – molti dei quali per la prima volta hanno visto partire per un lungo viaggio i propri figli – e la grande preparazione della Pastorale giovanile diocesana di Pescara-Penne, pronta a rendere indimenticabile la Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con Papa Francesco – che avrà luogo dall’1 al 6 agosto sul tema “Maria si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39)” – per i circa 100 giovani che ieri pomeriggio si sono dati appuntamento davanti la parrocchia di San Camillo de Lellis di Villa Raspa di Spoltore per partire a bordo di due pullman. È questo il primo gruppo della delegazione pescarese, formata da un totale di quasi mille giovani – considerando anche alcune parrocchie che raggiungeranno autonomamente Lisbona e i giovani del Cammino Neocatecumenale, che oggi farà tappa dapprima a Lourdes per ricongiungersi con le delegazioni delle diocesi abruzzesi e molisane che, a livello regionale, hanno organizzato questo pellegrinaggio.
Il capospedizione pescarese è il veterano direttore della Pastorale giovanile diocesana don Domenico Di Pietropaolo: «Siamo prontissimi – racconta il presbitero a pochi minuti dalla partenza -. Questa è la decima Gmg a cui partecipo da quando sono ragazzo. Siamo molto felici di fare questa ennesima esperienza e speriamo che possa essere un punto di partenza per tanti di quei ragazzi che, per la prima volta, vivranno questo incontro con tanti giovani di tutte le parti del mondo. Domani (oggi per chi legge) saremo a Lourdes e inizieremo con una preghiera alla Vergine Maria, che sicuramente ci accompagnerà in questo viaggio. E poi l’arrivo a Lisbona, lunedì sera, quando ci sistemeremo nella diocesi che ci accoglierà».

Un’accoglienza che è stata predisposta meticolosamente: «I ragazzi maggiorenni – spiega don Domenico – verranno ospitati dalle famiglie del posto, mentre i minorenni verranno ospitati in strutture specifiche a partire dalle parrocchie e dalle scuole, le quali sono già state allestite da educatori e sacerdoti. Ovviamente noi staremo sempre con i ragazzi, non li lasceremo soli». Su 65 mila ragazzi italiani che in totale si recheranno nella capitale portoghese, dunque, circa mille saranno solo i pescaresi. Un numero significativo quest’ultimo: «Sì saremo tanti – conferma il direttore della Pastorale giovanile pescarese -, dobbiamo ringraziare il Signore per questo».
D’altra parte, escludendo la Gmg di Panama del 2019 (alla quale ha preso parte una sparuta rappresentanza di giovani pescaresi vista la lontananza) e considerando il Covid-19 che ha rinviato di un anno l’appuntamento portoghese, quella di Lisbona è la prima Gmg che si svolge 7 anni dopo quella polacca del 2016 a Cracovia. Una lunga attesa che ha rilanciato ulteriormente la partecipazione: «Siamo molto felici – sottolinea il sacerdote -. Che veramente possa essere un nuovo inizio per questa nuova generazione di giovani. Noi dobbiamo aiutare questi ragazzi, dobbiamo essere a loro al loro fianco».
In effetti le aspettative dei giovani sono alte: «Dobbiamo fare una differenza – precisa don Domenico Di Pietropaolo -. Ci sono i giovani un po’ più grandi d’età, diciamo dai 20-25 fino ai 35 anni, che hanno un’altra prospettiva vivendo questa esperienza più come una ricerca interiore per capire cosa il Signore abbia in serbo per loro. Mentre per i più giovani, gli adolescenti, si tratta di una nuova avventura e una nuova esperienza, un cammino che inizia attraverso l’incontro con i ragazzi provenienti da tutto il mondo. Io spero che possiamo tornare ancora più forti nella nostra diocesi, perché la nostra Chiesa locale ha bisogno di una nuova generazione di giovani».
E le impressioni del presbitero pescarese sono state confermate dai diretti interessati: «Mi sento carico – racconta Paolo, 26 anni, di Santa Teresa di Spoltore – e ho molte aspettative. Spero di trovare qualche risposta in più e credo che la Gmg sia il posto giusto dove cercarle, attraverso l’incontro con altre persone che credono e hanno voglia di fare qualcosa di buono nel mondo. Sarà un bel modo per confrontarsi e iniziare un cammino insieme». Più emozionata, ma altrettanto determinata, l’ancora più giovane Francesca, 19 anni di Collecorvino: «Mi hanno spinto a partecipare – confida – i racconti dei giovanissimi che hanno partecipato alle scorse Gmg. Speriamo di vivere una bella esperienza. Io parteciperò senza aspettative, perché voglio stravolgere tutte quelle che potrei farmi. Non mi aspetto nulla, andiamo e vediamo. Spero di tornare un’altra persona».