Beato Carlo Acutis: una reliquia dei capelli rimarrà esposta a Pescara
"L’auspicio – osserva don Carmine Di Marco, parroco della Madonna del fuoco – è che questo possa essere un modo per incontrarsi e, attraverso questo giovane, incontrarsi veramente con Dio potendo trasmettere lo stesso amore che il Beato Carlo Acutis aveva per l'Eucaristia. Che possa attirare tante persone ed essere soprattutto un punto di riferimento per i giovani"
Da mercoledì 12 luglio, al termine della santa messa presieduta alle 18.30 dall’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti nella chiesa nuova, una reliquia dei capelli del Beato Carlo Acutis verrà esposta permanentemente nella chiesa vecchia della Beata Vergine Maria del fuoco in via Stradonetto a Pescara.
Un’importante iniziativa, quest’ultima, promossa dal parroco don Carmine Di Marco: «La nostra è una comunità dove c’è una bella e intesa attività giovanile – spiega il presbitero -. Vedendo anche un po’ di giovani in difficoltà per un fatto che era accaduto in parrocchia e andando a fare un pellegrinaggio ad Assisi, ho visto lo stupore di tanti giovani di fronte alla tomba del Beato Carlo Acutis. Contemporaneamente stava nascendo un gruppo di adorazione eucaristica e allora ho fatto la richiesta per poter avere una reliquia, così da poter creare un angolo di preghiera per i giovani».
La reliquia è stata già donata alla parrocchia della Madonna del fuoco che la esporrà, in un reliquiario, alla venerazione di tutti i fedeli: «L’auspicio – osserva don Carmine – è che questo possa essere un modo per incontrarsi e, attraverso questo giovane, incontrarsi veramente con Dio potendo trasmettere lo stesso amore che il Beato Carlo Acutis aveva per l’Eucaristia. Che possa attirare tante persone ed essere soprattutto un punto di riferimento per i giovani».
D’altra parte, il fascino e la devozione che il beato esercita sui giovani deriva essenzialmente dalla sua normalità, dal suo essere un giovane quindicenne del nostro tempo (nato a Londra nel 1991, morto a Monza il 12 ottobre 2006 a seguito di una leucemia fulminante e beatificato il 10 ottobre 2020 ad Assisi nel Santuario della spogliazione, dove riposano le sue spoglie mortali), come dimostrato dalla sua passione per internet dove, attraverso un sito web, aveva pubblicato una mostra sui miracoli eucaristici – ideata e organizzata con l’Istituto San Clemente I Papa e Martire – che ha fatto il giro del mondo: «Amava il web e la montagna – conclude il parroco della Beata Vergine Maria del fuoco -, vestiva con le scarpe da tennis. Era un ragazzo come tanti suoi coetanei».