Sinodo, Cei: approvate le Linee guida per la fase sapienziale
"Nei vari interventi è stato evidenziato come il risultato più importante di questi anni sia stato proprio la riscoperta della bellezza della comunità cristiana, dicendosi appartenenti al popolo di Dio in cammino per annunciare il Vangelo: «Tale bellezza – affermano i vescovi - deve diventare sempre di più giudizio comune e azione di evangelizzazione"

La sessione, definita dalla Conferenza episcopale italiana “breve ma intensa”, del Consiglio episcopale permanente che si è tenuta oggi a Roma – con 10 vescovi in presenza e 21 in video-collegamento (con 2 assenti giustificati) – ha condiviso, discusso e approvato le Linee guida per la “fase sapienziale” del Cammino sinodale delle Chiese in Italia.
La seduta, presieduta dal cardinale presidente della Cei Matteo Zuppi, ha dapprima messo in luce la bellezza del camminare e l’esigenza di farlo attraverso indicazioni chiare, utili a proseguire nella direzione auspicata da Papa Francesco. Così, dopo i primi due anni di ascolto narrativo che hanno coinvolto centinaia di migliaia di fedeli in tutta Italia, ora il Cammino sinodale proseguirà con la fase dedicata alla lettura spirituale delle posizioni emerse fino alle conclusioni che arriveranno con la fase profetica (2024-2025).

Quindi, partendo da questo programma, il tempo del discernimento agevolerà l’individuazione delle dinamiche ecclesiali che dovranno essere modificate per rilanciare la missione, facendo sì che alcuni meccanismi diventino più snelli nella capacità di annunciare il Vangelo. Nei vari interventi è stato evidenziato come il risultato più importante di questi anni sia stato proprio la riscoperta della bellezza della comunità cristiana, dicendosi appartenenti al popolo di Dio in cammino per annunciare il Vangelo: «Tale bellezza – affermano i vescovi – deve diventare sempre di più giudizio comune e azione di evangelizzazione».
Il Consiglio permanente ha dunque approvato le Linee guida con le integrazioni emerse durante i lavori, unitamente al cronoprogramma che scandirà le prossime tappe del Cammino. Entrambi i testi verranno consegnati alle Chiese in Italia nei prossimi giorni.
Tra l’altro, aprendo i lavori, il cardinale Zuppi ha espresso la sua riconoscenza per la vicinanza e l’affetto che gli sono stati rivolti in occasione delle visite effettuate a Kiev e Mosca in qualità di inviato del Pontefice. Nel comunicato finale della Cei, il porporato si è detto «commosso per la partecipazione e la preghiera delle comunità ecclesiali e di tante persone. Una conferma di quanto la Chiesa faccia propria l’ansia di pace che è di tutti».
Facendo poi riferimento alla guerra, il cardinale Zuppi ha poi constatato che «è predominante l’aspetto umanitario il quale, liberato da qualsiasi strumentalizzazione, rappresenta una via per proteggere i più deboli e favorire una grammatica di dialogo e di pace». I presuli hanno quindi confermato al presidente della Cei la loro solidarietà orante, ribandendo «la volontà di pace e il desiderio di essere operatori di riconciliazione con la preghiera, l’accoglienza e la carità operosa».