Denatalità: “In Italia servono misure coraggiose per invertire la rotta”
"La crisi della natalità e lo squilibrio demografico, in Italia, hanno assunto una dimensione tale per cui non sono più sufficienti dei piccoli interventi correttivi, ma è necessario un intervento shock, una inversione a U per non deragliare"
Resta forte il tema della denatalità in Italia, con il neo presidente del Forum delle associazioni familiari Adriano Bordignon che per uscire dallo stallo guarda al Sol levante: «In questi giorni in Giappone – s’interroga Bordignon scrivendo una nota – è partita dal Governo una vera e propria corsa per risalire il tasso di natalità e noi cosa aspettiamo?».
In effetti, il premier Kishida ha incaricato i ministri competenti di stanziare un fondo annuale di circa 3 trilioni di yen, 20 miliardi di euro circa, per combattere in modo costante il calo del tasso di natalità del Paese nel prossimo triennio. A tal proposito, entro dicembre si attendono i piani operativi di questo grande investimento sul futuro. Ma dall’Oriente giunge notizia di altri provvedimenti determinanti per il contrasto del crollo delle nascite.
Un esempio arriva dalla città di Nagi, che ha attivato un piano a sostegno della natalità, non solo di tipo economico, ma che contempla anche il coinvolgimento stabile delle famiglie nella gestione dei servizi per la custodia e l’educazione dei piccoli, servizi per la conciliazione, sostegni per i libri, i trasporti, l’edilizia abitativa. In questo modo, il tasso di fertilità è più che raddoppiato, passando da 1,4 a 2,95 nel 2019 per poi abbassarsi leggermente a 2,68 nel 2021.
Dati che sono oltre il doppio rispetto alla media nazionale e che assicurerebbero un futuro alla nazione: «Una prospettiva – auspica il presidente del Forum nazionale delle associazioni familiari – che ci auguriamo apra a scelte coraggiose anche nel nostro Paese, che vanta tristemente lo “spread” (il divario) più ampio tra figli desiderati e figli avuti. La crisi della natalità e lo squilibrio demografico, in Italia, hanno assunto una dimensione tale per cui non sono più sufficienti dei piccoli interventi correttivi, ma è necessario un intervento shock, una inversione a U per non deragliare».
Da qui l’ulteriore speranza di Adriano Bordignon: «Investire sulla famiglia – conclude Bordignon – come perno strategico per fondare la competitività e sostenibilità del sistema Paese, è l’impegno assunto dal Governo Meloni. Ci auguriamo che al più presto vengano messe in campo risorse e progetti ambiziosi».