Domani la colletta nazionale per i terremotati di Turchia e Siria
"Vogliamo sottolineare – afferma monsignor Giuseppe Baturi, segretario generale della Cei - l’importanza per noi credenti di sentire parte della nostra vita quella delle sorelle e dei fratelli che stanno in Turchia e in Siria. Questa dilatazione del cuore fa percepire nostri i Paesi degli altri, nostre le speranze altrui, e ci fa ripensare la nostra apertura al mondo in una comunione delle anime che si realizza in Cristo"

In tutte le chiese italiane domani, domenica 26 marzo, si terrà la Colletta nazionale in favore delle popolazioni di Turchia e Siria devastate dal grave terremoto di magnitudo 7.9 del 6 febbraio scorso. Un appuntamento indetto dalla Presidenza della Conferenza episcopale italiana, che ha fatto proprio l’appello rivolto da Papa Francesco al termine dell’udienza di mercoledì 8 febbraio, rinnovando la propria partecipazione alla sofferenza e al dolore delle popolazioni coinvolte: «Sarà un segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti – sottolinea la Presidenza Cei in una nota – ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni terremotate. Sarà anche un’occasione importante per esprimere nella preghiera unitaria la nostra vicinanza alle persone colpite». Le offerte dovranno poi essere integralmente inviate a Caritas Italiana entro il 30 aprile 2023.

Intanto, per rispondere alle prime necessità delle vittime del sisma, la Conferenza episcopale italiana è immediatamente intervenuta con un primo stanziamento di 500 mila euro di fondi 8xmille riservati a opere di carità di rilievo nazionale. Un importo erogato mediante Caritas italiana la quale, avendo il coordinamento degli interventi locali, è già attiva per alleviare le sofferenze delle popolazioni turca e siriana: «Vogliamo sottolineare – afferma monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei – l’importanza per noi credenti di sentire parte della nostra vita quella delle sorelle e dei fratelli che stanno in Turchia e in Siria. Questa dilatazione del cuore fa percepire nostri i Paesi degli altri, nostre le speranze altrui, e ci fa ripensare la nostra apertura al mondo in una comunione delle anime che si realizza in Cristo».
Per sostenere gli interventi di Caritas italiana in Turchia e Siria, è anche possibile effettuare un versamento sul conto corrente postale n. 347013, oppure una donazione on line sul sito web www.caritas.it, ma anche un bonifico bancario – specificando nella causale “Terremoto Turchia-Siria 2023” – attraverso:
Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111;
Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474;
Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013;
UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119.
ANCHE LA CARITAS DIOCESANA DI PESCARA-PENNE È IN PRIMA LINEA
È possibile sostenere direttamente gli interventi Caritas attraverso una donazione specificando nella causale “Terremoto Turchia Siria 2023”:
Conto corrente bancario:
Intestato Fondazione Caritas Onlus
IBAN IT15A0843415401000000005133
presso la Banca di Credito Cooperativo di Cappelle sul Tavo