Ritiro ed esercizi spirituali per docenti e studenti universitari a Pescara
"È un invito che facciamo - conclude Loredana Reitano, coordinatrice della Pastorale universitaria - a non lasciarsi prendere dal tran tran, o dalle fatiche, per avere la voglia di ritagliarsi un tempo per fare delle belle scoperte di sé, degli altri, ma anche di Dio. Così fare un'esperienza che può toccarci il cuore"
La Pastorale scolastica e universitaria dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne ha ideato tre appuntamenti per vivere al meglio il tempo di Quaresima che si avvia al culmine. Dapprima, in collaborazione con l’Ufficio scuola della diocesi, darà vita ad un ritiro spirituale per tutti i docenti domenica 26 marzo – dalle 15.45 alle 19 – presso l’Abbazia di Santa Maria Arabona a Manoppello (Pescara), dal tema “Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’” (Mc 6,31): «Sarà uno spazio – illustra Loredana Reitano, componente della Pastorale scolastica e coordinatrice della Pastorale universitaria dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne – dato proprio alla preparazione alla Pasqua, per ritrovarsi anche tutti insieme in un momento di preghiera, di ascolto della Parola. Darsi uno spazio di pace nella frenesia della vita quotidiana dove ritrovare se stessi, ma anche la radice del proprio servizio ai più giovani che è l’insegnamento».
Il programma dell’evento sarà tanto semplice quanto coinvolgente, con un momento di accoglienza in apertura seguito da una meditazione curata dall’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti. Ci sarà poi un momento di riflessione personale e preghiera che culminerà in un momento di condivisione. Infine ci sarà la santa messa finale, in coda alla quale è prevista anche la visita alla suggestiva abbazia: «Sarà un pomeriggio completo sotto diversi punti di vista, che vuole proprio dare questa possibilità di fermarsi e stare con il Signore e insieme, in fraternità». Sarà possibile richiedere ulteriori informazioni e iscriversi al ritiro per i docenti fino a domani, venerdì 24 marzo, inviando un’e-mail all’indirizzo pastoralescolastica.pe@gmail.com o contattando il numero 371 142 90 15.
Ma non è tutto perché la prossima settimana, da lunedì 27 a mercoledì 29 marzo dalle 21 alle 22.30 nella chiesa di San Luigi Gonzaga a Pescara, si terranno gli esercizi spirituali ignaziani per giovani universitari dal tema “Perché questo spreco di profumo” (Mc 14,4) curati dal gesuita Padre Piero Lamazza: «Il tema – sottolinea la Reitano -, scelto proprio da padre Piero, questo giovane gesuita che ha già collaborato con noi in preparazione al Natale tenendo una lectio divina, è molto interessante. Oltre a essere un versetto del Vangelo, indica l’atteggiamento di chi si pone dinanzi al Signore, lo incontra, ne riconosce la grandezza, la presenza trasformante e gli dona tutto. È un tema che può coinvolgere molto i giovani, anche perché le parole “spreco” e “profumo” oggi hanno molto da dire. Sono invitati tutti i giovani universitari, ma anche i giovani lavoratori che volessero partecipare. Però è una iniziativa che parte proprio dalla Pastorale universitaria con l’obiettivo di dare agli universitari, che comunque sono ancora saranno nel pieno delle lezione fino alla settimana di Pasqua, uno spazio serale di preparazione proprio al grande evento, la Resurrezione del Signore. Quindi uno spazio di interiorità, di intimità con il Signore stesso, di riflessione, uno spazio per potersi guardare e capire meglio, mettersi in relazione con Dio. Sono stati volutamente proposti esercizi spirituali ignaziani, infatti la presenza di Padre Piero non è un caso. Noi sappiamo che i gesuiti hanno una lunga tradizione nella guida degli esercizi spirituali, che nasce proprio dal loro fondatore (Sant’Ignazio di Loyola) e li hanno saputi adattare alle diverse situazioni. Per cui questi sono esercizi spirituali ignaziani nella vita corrente, nel ritmo della vita che non si può interrompere, perché i ragazzi non possono saltare lo studio, le lezioni, ma possono ricavarsi in tutto questo uno spazio, un piccolo tempo nel quale, in maniera sistematica, fare una preparazione».
Per partecipare al meglio sarà necessario portare con sé Bibbia, quaderno e penna: «Il metodo di lavoro lo darà proprio Padre Piero – precisa la coordinatrice della Pastorale universitaria -, che in quell’ora e mezza farà fare dei lavori personali sulla Parola, darà delle indicazioni molto chiare. Per cui ci sarà sicuramente un momento di preghiera iniziale, anche molto breve, un ascolto della Parola, una spiegazione di come lavorare su quella Parola, quindi di quali meccanismi interiori mettere in moto. E poi un piccolo momento di raccolta di ciò che è avvenuto in una preghiera conclusiva. Saranno tre sere molto significative in questo senso, ma bisogna partecipare per capirle bene, per poter cogliere tutta la bellezza, anche la ricchezza, di quanto ci verrà proposto. Gli esercizi spirituali coinvolgeranno non solo la parte razionale, ma anche la parte del cuore, la parte emotiva, l’immaginazione. Ecco, gli esercizi spirituali ignaziani tendono a toccare tutto l’essere umano, tutte le sfere che compongono la nostra umanità e quindi sollecitano, ci sollecitano su diversi aspetti e mettono in moto un po’ tutto quello che ci contraddistingue in quanto esseri umani, in quanto persone. Quindi non solo l’ascolto, l’intelligenza, ma anche la parte più intima, più nostra. Ecco perché sono molto interessanti».
NEL GIOVEDI’ SANTO “LA NOTTE DELL’AMICIZIA”
E anche la Settimana santa riserverà un appuntamento per i giovani universitari o lavoratori: «La notte del Giovedì santo – annuncia Loredana Reitano -, sempre nella chiesa di San Luigi da mezzanotte alle 7 del mattino del venerdì, noi saremo presenti animando, in maniera continuata, l’Adorazione davanti a Gesù Eucarestia. Abbiamo intitolato questo appuntamento “La notte dell’amicizia”, perché si rifà a quello che Gesù dice nel Vangelo quando, nel Getsemani, interpella i suoi apostoli che ha portato con sé e dice “Non avete saputo vegliare un’ora sola con me”. Il desiderio è quello di non lasciarlo solo. La notte dell’amicizia, la notte dell’amicizia con Gesù, in quella notte in cui la sua amicizia, il suo amore per noi uomini si sono rivelati in maniera totale nella consegna dell’Eucarestia e nell’accoglienza che Gesù fa poi della Passione, a cui va incontro e della sua morte, che poi per fortuna fiorirà nella Resurrezione. Quindi notte dell’amicizia con Gesù, notte dell’amicizia anche tra i giovani, tra i giovani universitari, che staranno nella preghiera, che staranno davanti al Signore, che non lo lasceranno solo. Saranno amici con l’Amico, l’amico Gesù. Questa sarà una cosa anche bella, semplice, che però si innesterà proprio nel cuore del mistero Pasquale».
Da qui l’invito a partecipare a questi tre appuntamenti, che segnano un grande rilancio di questi due uffici, la Pastorale scolastica e la Pastorale universitaria, sempre più vicini a queste due categorie così importanti, gli insegnanti e gli universitari: «È un invito che facciamo – conclude la coordinatrice della Pastorale universitaria – a non lasciarsi prendere dal tran tran, o dalle fatiche, per avere la voglia di ritagliarsi un tempo per fare delle belle scoperte di sé, degli altri, ma anche di Dio. Così fare un’esperienza che può toccarci il cuore».