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Quaresima: “Non accontentiamoci di gesti esteriori, convertiamo il cuore”

Lo ha affermato ieri sera l’arcivescovo Valentinetti, presiedendo la messa del Mercoledì delle ceneri nella Cattedrale di San Cetteo

L'arcivescovo Valentinetti impone le sacre Ceneri sul capo dei fedeli

Con la santa messa del mercoledì delle Ceneri presieduta ieri sera, nella Cattedrale di San Cetteo, dall’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti, anche la Chiesa di Pescara-Penne è entrata nel tempo di Quaresima: «Con questo solenne rito dell’imposizione delle ceneri – introduce il presule -, iniziamo il percorso quaresimale alla ricerca di una comprensione maggiore della nostra vita interiore, dove Dio parla, dove Dio vuole essere ascoltato».

L’arcivescovo Valentinetti pronuncia l’omelia

E dopo l’ascolto della Parola di Dio, nell’omelia, l’arcivescovo Valentinetti ha chiesto ai credenti un impegno forte per vivere un cammino quaresimale di autentica relazione con il Signore: «La Parola di Dio di questo mercoledì delle ceneri – afferma – è un fortissimo richiamo alla vita interiore, a condire la nostra vita di una solida spiritualità, a non rimanere alla superficie, a non rimanere nell’esteriorità. Ma a comprendere che tutto ciò che viviamo nella nostra vita interiore può venire da Dio, può venire dal Signore, anzi viene dal Signore, perché creati a immagine e somiglianza di Dio, Lui prende possesso della nostra vita con la grazia battesimale e con tutti i sacramenti che riceviamo costantemente. Questo è avvalorato dal fatto che i tre gesti significativi della Quaresima, l’elemosina, il digiuno e la preghiera vengono richiesti nel segreto, perché dal segreto escono le cose buone e anche le cose cattive. “Non ciò che entra nella bocca – dice Gesù – che rende impuro l’uomo, ma ciò che esce dal suo cuore”. Ma se esce dal suo cuore cattiveria e impurità, può uscire dal suo cuore anche preghiera, carità, elemosina e digiuno. Dunque, un richiamo forte a scrutare il nostro cuore, a far sì che il Signore prenda possesso definitivamente di questo cuore. D’altra parte Gioele, con la prima lettura, ci ha esortato proprio a questo “Ritornate a me con tutto in cuore”. E poi aggiunge una parola pesante “Laceratevi il cuore e non le vesti. Ritornate al Signore, vostro Dio, perché Egli è misericordioso e pietoso. Toglierò il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne, vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo”».

La Cattedrale di San Cetteo gremita dai fedeli

Da qui l’esortazione dell’arcivescovo di Pescara-Penne: «Ecco la grande verità che dobbiamo scoprire ancor di più in questo percorso quaresimale – sottolinea -. Non accontentiamoci di gesti esteriori, non accontentiamoci di piccole penitenze, più o meno sacrificanti qualche realtà della nostra vita. Non accontentiamoci, purtroppo qualche volta per farci vedere, di moltiplicare qualche preghiera o di enumerare qualche elemosina in più, ma cerchiamo di convertire il nostro cuore, perché il percorso quaresimale che la Chiesa ha voluto fin dai suoi primordi, è un percorso che deve informare tutta la nostra vita. È un tempo particolare, oserei dire di esercizi spirituali del credente, del cristiano. Di esercizi spirituali per andare alla radice di questa verità. Nel tuo cuore ascolta la Parola, fai silenzio per vivere la preghiera, non usare molte parole, non usare invocazioni che forse non penetrano il cielo, ma ascolta, fa silenzio, lascia parlare Dio, lascia parlare lo Spirito Santo. Non investire con le tue parole la presenza del Signore».

Quindi ancora un appello di monsignor Tommaso Valentinetti ai credenti pescaresi: «Fratelli, lasciatevi riconciliare – , c’è l’ha detto San Paolo nella seconda lettura la Lettera ai corinzi, lasciatevi riconciliare, lasciatevi plasmare! Ma guardate com’è un’azione di Dio e non una nostra azione. Quando eravamo ancora peccatori, Dio si è ricordato di noi, ci ha riconciliati, perché Dio ci vuole prendere ancora una volta per mano e, in questa Quaresima, vuole trasformare ancora una volta la nostra vita. E allora, cominciamo a camminare, chiniamo il capo venendo a ricevere l’austero segno della cenere. Ricordati uomo che polvere sei e in polvere ritornerai. Convertiti e credi al Vangelo. Ricordati che sei piccolo, ricordati che sei povero, ricordati che sei niente, ricordati che devi vivere nell’umiltà, che devi vivere nella semplicità. Ricordati che Dio solo è grande, che Dio solo è tutto, che Dio solo, in Gesù è tuo Signore, amen».

About Davide De Amicis (4550 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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