Il Gran Ballo dannunziano arriva all’Aurum di Pescara
Domani pomeriggio la rievocazione storica di danze ottocentesche e novecentesche aperta gratuitamente al pubblico
Sabato 11 febbraio, dalle ore 16.30 alle 18.30, all’Aurum di Pescara aprirà le sue porte al Gran Ballo dannunziano. Nelle sale Degli Alambicchi e d’Annunzio, oltre cinquanta danzatori in costume d’epoca provenienti da tutta Italia daranno vita a una rievocazione storica promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Pescara, coordinato da Maria Rita Carota, e organizzata dalla Società di Danza Chieti e Pescara. L’associazione fa parte della Federazione Nazionale Società di danza ed è stata fondata nel febbraio 2016 con finalità di studio, ricerca ed esecuzione di balli del repertorio ottocentesco e di primo ‘900, per riproporli con abiti filologici in dimore e teatri d’epoca; comprende oggi oltre 1.300 danzatori e circoli in tutto il territorio nazionale.
«Il Gran ballo di sabato sarà aperto gratuitamente al pubblico – ha affermato l’assessore alla Cultura Maria Rita Carota – e ci proietterà nelle atmosfere dannunziane di un tempo che vedeva il Kursaal essere punto di riferimento della società dell’epoca. Un sabato pomeriggio diverso per i pescaresi, che invito a partecipare. Si tratta infatti di un’opportunità culturale di rilievo che consentirà di conoscere meglio un periodo storico che in Europa coincise con quello della Belle Epoque».
In quest’occasione, all’Aurum – inaugurato nel 1910 come Kursaal –, si tornerà più di un secolo indietro: «Saranno rievocate – ha spiegato Ornella Di Tondo della Società di Danza Chieti e Pescara – le feste e i balli che vi si tenevano. Sono, infatti, previste promenades, quadri della vita di società ottocentesca, esibizioni danzate e tableaux vivants. Nella circostanza troveranno spazio letture di brani di composizioni di d’Annunzio e sarà raccontato il suo interesse per la danza; verranno, inoltre, illustrate l’architettura e la storia dell’Aurum fin dal suo insediamento, saranno ricordate le feste e i balli di quegli anni e l’abbigliamento primo ‘900, grazie anche all’esposizione di vestiti e accessori originali dell’epoca».
«Quanto al ballo vero e proprio – ha, infine, aggiunto Ornella Di Tondo – saranno eseguite coreografie basate, oltre che su composizioni della famiglia Strauss e di compositori italiani quali Giuseppe Verdi, su musiche di fine ‘800 e di primo ‘900».
Le sale, in cui avrà luogo la manifestazione, saranno decorate con manifesti e arredi d’epoca, e ospiteranno un’esposizione di quadri, opera degli architetti Arianna Leardi e Gianfranco Scatigna, e installazioni gentilmente offerte dall’azienda pianellese Rustichella d’Abruzzo, che dalla sua fondazione, nel 1924, ha spesso tratto ispirazione dalle opere del Vate per l’organizzazione di eventi e serate a tema.