Cei: “500 mila euro a Turchia e Siria come primo aiuto alle vittime”
"A nome della Chiesa che è in Italia – afferma il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei - esprimo profondo cordoglio e vicinanza alla popolazione provata da questo tragico evento, assicurando preghiere per le vittime, i loro familiari e i feriti. Mentre ci stringiamo a quanti sono stati colpiti da questa calamità, auspichiamo che la macchina della solidarietà internazionale si metta subito in moto per garantire una rapida ricostruzione"
A seguito del drammatico terremoto magnitudo 7.9 che ieri ha colpito e devastato Turchia e Siria, la Conferenza episcopale italiana ha immediatamente deciso la stanziamento di 500 mila euro di fondi otto per mille destinato dai cittadini alla Chiesa cattolica, come prima forma di aiuto alle vittime. È emerso ieri da un comunicato di Caritas italiana.
Sono centinaia le vittime, mentre migliaia sono le persone ancora intrappolate sotto le macerie dei numerosi edifici crollati. Un bilancio ancora provvisorio che, secondo le Caritas locali, crescerà drammaticamente. Infatti, in Turchia la zona interessata è molto vasta e difficile da raggiungere, anche a causa delle rigide condizioni climatiche: «La Cattedrale di Iskenderun è crollata, scuole ed episcopio non sono agibili – riporta il vescovo Paolo Bizzetti, vicario apostolico dell’Anatolia e presidente della Caritas in Turchia -, anche la chiesa della comunità siriana e quella ortodossa sono andate totalmente distrutte. La situazione è in continuo divenire».
Nella vicina Siria, invece, il sisma ha colpito un Paese già dilaniato dalla guerra dove oltre l’80% della popolazione vive in povertà: «A nome della Chiesa che è in Italia – afferma il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei – esprimo profondo cordoglio e vicinanza alla popolazione provata da questo tragico evento, assicurando preghiere per le vittime, i loro familiari e i feriti. Mentre ci stringiamo a quanti sono stati colpiti da questa calamità, auspichiamo che la macchina della solidarietà internazionale si metta subito in moto per garantire una rapida ricostruzione».
Lo stanziamento della Cei aiuterà a far fronte alle prime necessità. Caritas Italiana, impegnata da anni nei due Paesi, è in costante contatto con le Caritas locali e la rete internazionale per offrire aiuto e sostegno. Il direttore don Marco Pagniello, fa appello a «un’attenzione solidale da parte di tutti verso aree del mondo già segnate da conflitti dimenticati e da povertà estrema».