MENU
Ultime notizie

Unità dei cristiani: “Uniti dalla fede in Dio, camminiamo come fratelli”

"Non vediamo ciò che ci divide - esorta don Achille Villanucci -. Puntiamo su ciò che ci unisce. I cristiani si riconoscono dal comportamento, se cercano il bene come già diceva Isaia “Cercate il bene e praticate la giustizia”. Il comportamento distingue un cristiano da un non cristiano, non dal fatto se porto o meno la croce al collo. Mi riconosceranno per la fede nel Signore e attraverso le opere. Insieme possiamo lottare per la pace nel mondo, insieme possiamo collaborare alla risoluzione dei problemi climatici e non solo. Se invece ognuno sta nel suo orticello, nel suo steccato, non si va da nessuna parte"

Lo ha affermato don Achille Villanucci, direttore della Pastorale ecumenica della Chiesa di Pescara-Penne, presentando gli appuntamenti diocesani della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

Don Achille Villanucci, direttore della Pastorale ecumenica della Chiesa di Pescara-Penne

È tratto dal libro del profeta Isaia il tema della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, “Imparate a fare il bene; cercate la giustizia” (Isaia 1,17), che inizia oggi per concludersi mercoledì 25 gennaio. Un cammino, quello ecumenico, che la Chiesa di Pescara-Penne vive con molto impegno e che, dopo lo stop forzato a causa della pandemia di Covid-19, riprende a celebrare in presenza con tre appuntamenti: «Il senso – spiega don Achille Villanucci, direttore della Pastorale ecumenica dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne – è quello di seguire ciò che ha fatto il Signore, che ha pregato il Padre celeste perché i suoi discepoli fossero sempre tutti uniti affinché il mondo creda. Uniti siamo credibili, litigiosi non lo saremmo di sicuro. Ma i rapporti, anche qui in diocesi, sono buoni tra le varie componenti del mondo cristiano. Cioè noi siamo cristiani cattolici, poi ci sono i cristiani protestanti o evangelici e i cristiani ortodossi. Sono tre tronconi. Purtroppo, nel corso della storia, ci siamo separati, ma noi dobbiamo puntare su ciò che ci unisce il Signoree non su ciò che ci divide. Possono esserci delle differenze a livello teologico, possono esserci delle differenze a livello liturgico, nella prassi ecclesiale, però l’essenziale è essere uniti dalla fede, dalla stessa fede in Dio uno e trino. Siamo convinti che Gesù è il nostro salvatore e siamo uniti dalla fede nella divinità, nell’umanità e divinità di Gesù Cristo e, insieme, possiamo fare tante cose belle proprio per la stessa società. E allora, non vediamo ciò che ci divide. Puntiamo su ciò che ci unisce. I cristiani si riconoscono dal comportamento, se cercano il bene come già diceva Isaia “Cercate il bene e praticate la giustizia”. Il comportamento distingue un cristiano da un non cristiano, non dal fatto se porto o meno la croce al collo. Mi riconosceranno per la fede nel Signore e attraverso le opere. Insieme possiamo lottare per la pace nel mondo, insieme possiamo collaborare alla risoluzione dei problemi climatici e non solo. Se invece ognuno sta nel suo orticello, nel suo steccato, non si va da nessuna parte».

Gli appuntamenti pescaresi della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

Il primo dei tre eventi sarà una veglia ecumenica, che avrà luogo stasera alle 21 nella chiesa dello Spirito Santo a Pescara, presieduta dall’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti: «Un bel segno – illustra don Achille – sarà l’animazione liturgica curata da un coro ecumenico e interconfessionale di buon livello. Verranno presentate delle letture bibliche e una cosa bella sarà lo scambio dei pulpiti. Infatti mentre stasera presiederà l’arcivescovo e l’omelia la terra un pastore evangelico, nel secondo appuntamento di domenica 22 gennaioalle 17.30 nella chiesa metodista in via Latina 32 a Pescaral’omelia la terrà l’arcivescovo. Ci scambieremo i pulpiti. Questo era impensabile prima del Concilio Vaticano II, fino a sessant’anni fa sarebbe sembrato quasi provocatorio compiere un gesto del genere. E invece oggi è la cosa più ovvia, parliamo insieme del Signore».

L’appuntamento conclusivo, lunedì 23 gennaio alle 21 nella chiesa dello Spirito Santo, sarà una santa messa presieduta dall’arcivescovo Valentinetti, trasmessa in diretta dall’emittente radiofonica diocesana Radio Speranza, nella quale si pregherà congiuntamente per l’unità dei cristiani. D’altra parte, nella Chiesa di Pescara-Penne il cammino ecumenico procede speditamente: «Con gli ortodossi è molto più facile avere delle convergenze – osserva il direttore della Pastorale ecumenica -, perché a livello teologico siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Col mondo protestante ci possono essere differenze più rilevanti sotto il profilo teologico, ma siamo accumunati dalla volontà d’incontrarci, di avere delle sane amicizie per eventuali programmi. Ma il mondo protestante non è tutto compatto, nel senso che le chiese storiche – la Chiese luterana, la Chiesa riformata, Metodista, Battista, la Chiesa anglicana – sono molto aperte al dialogo. Facciamo incontri senza alcuna fatica. E poi ci sono varie comunità pentecostali, che sono in espansione, ma sono più chiuse e al loro interno. Qui dipende molto dal singolo pastore, se è aperto di cuore e di mente c’è un coinvolgimento, mentre altre volte non lo desiderano. Questo, quando accade, ci dispiace, ma ormai il cammino ecumenico è un processo irreversibile. Possono esserci delle battute d’arresto anche all’interno della stessa confessione, come sta accadendo tra ortodossi russi e ucraini divisi dalla guerra, però il cammino ecumenico rimane irreversibile. Andremo avanti non tanto per formare un’unica Chiesa, ma per proseguire – ognuno con le proprie tradizioni confessionalida fratelli e non da rivali».

Da qui l’auspicio per il proseguo di questo cammino interconfessionale: «Abbiamo bisogno di moltiplicare contatti, incontri e momenti formativi – conclude don Achille Villanucci -. Abbiamo bisogno anche di studiare, di conoscerci meglio. Quando ci si conosce i pregiudizi poi si ridimensionano, si superano totalmente. Invece, quando si è distaccati, i rapporti si bloccano. Al contrario, più ci conosciamo, più ci frequentiamo, ad esempio un incontro mensile eravamo abituati a farlo alla chiesa metodista, più rafforziamo la nostra amicizia. Questa è una buona premessa per un cammino ecumenico».

About Davide De Amicis (4550 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
Contact: Website