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“La politica si accorga del 10% di italiani, 5,6 milioni, in povertà”

Oltre a Roma, in Italia saranno circa 80 mila le persone che parteciperanno a pranzi e momenti di festa per Natale in un centinaio di città, tra cui Genova, Messina, Bari, Milano, Firenze, Torino, Novara, Napoli, Padova, Pescara, Catania, Cosenza, Palermo, Trieste, Bologna. In questi giorni, tra l’altro, è attiva anche la campagna “A Natale, aggiungi un posto a tavola” con un sms solidale al numero 45586 per garantire il pranzo di Natale e doni ai partecipanti

È stato l’appello rivolto ieri da Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, nella Giornata internazionale del volontariato

Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant'Egidio

Sono stati tanti, ieri a Roma, i temi al centro della conferenza stampa di presentazione della nuova edizione della guida “Dove mangiare, dormire e lavarsi”, la cosiddetta “Guida Michelin dei poveri”, ovvero 280 pagine di indirizzi utili per chi vive in strada a cura della Comunità di Sant’Egidio, lanciata in occasione della Giornata internazionale del volontariato. Con l’occasione, il presidente Marco Impagliazzo ha innanzitutto rivolto un appello al Parlamento italiano per «l’allargamento del decreto flussi (il documento governativo che, ogni anno, prevede il numero di cittadini stranieri che possono fare ingresso in Italia per svolgere attività di lavoro subordinato non stagionale e lavoro autonomo, mentre per gli stagionali viene varato un decreto flussi a parte) a tante figure professionali, come infermieri e assistenti domiciliari, necessarie nell’aiuto di persone alle persone anziane e ai disabili». A tal proposito, Impagliazzo ha dichiarato: «So che si sta discutendo in queste ore del decreto flussi – ha detto Impagliazzo –. Da tempo insistiamo presso diversi governi. L’ultimo decreto è stato di 69.700 persone. Chiediamo di allargarlo anche a quei Paesi che non hanno accordi diretti con l’Italia, come il Venezuela, il Perù e altri Paesi dell’America Latina dove c’è tanta cultura infermieristica. Chiediamo l’equipollenza dei titoli e un decreto flussi che tenga conto anche dei bisogni delle famiglie, degli anziani, delle persone con disabilità”, ricordando che l’Eurostat stima che l’Italia abbia bisogno di almeno 200 mila lavoratori l’anno, mentre delle 69.700 presenze dell’ultimo decreto flussi ne sono arrivate solo la metà, per problematiche burocratiche molto serie».

Ma non è stata questa l’unica richiesta rivolta dal movimento cattolico alle istituzioni: «Chiediamo alla politica – aggiunge il presidente della Comunità di Sant’Egidio – che si accorga di più e meglio del 10% cittadini che vivono in difficoltà, oltre 5,6 milioni di persone in povertà. A inizio anno si era registrata una ripresa ma poi la crisi si è fatta sentire e tocca di più le famiglie monoreddito. Oggi nessuna famiglia riesce a vivere dignitosamente con un solo reddito e senza casa di proprietà, né le famiglie mono genitoriali con bambini, gli anziani soli, i lavoratori precari. Vogliamo ricordare alla politica e a chi fa le leggi che dovrebbe avere un rapporto diretto con i cittadini. Bisogna che si ritrovi quella cultura politica e sociale capace di capire e ascoltare le reali esigenze delle persone».

Tra queste ultime, al primo posto, c’è la casa: «Il programma “Housing first” di Sant’Egidio – ricorda Marco Impagliazzo – ha permesso a decine di persone, tra cui molti anziani soli, di trovare una casa, creare microconvivenze, con il sostegno del volontariato e piccoli sussidi per ripartire ed essere reintrodotti nel mondo del lavoro». Il presidente Impagliazzo ha poi rivolto un ulteriore invito anche ai cittadini e cittadine italiane ad «unirsi alla Comunità di Sant’Egidio – afferma – per aiutarci a tirar fuori le persone dalla strada e farle vivere pienamente in diritti e dignità, oltre a non dimenticare di sostenere con aiuti concreti il popolo ucraino, visto che la solidarietà materiale è calata. Non si aiuta l’Ucraina solo a parole o inviando armi».

A tal proposito, la Comunità  prosegue nell’invio di aiuti, soprattutto generatori elettrici. E come ogni Natale, anche quest’anno il movimento internazionale tornerà ad organizzare il pranzo per i bisognosi giunto alla sua quarantesima edizione, a cui parteciperanno anche tante donne e bambini ucraini. L’evento ha avuto inizio nel 1982 con un piccolo gruppo nella basilica Santa Maria in Trastevere a Roma, fino a raggiungere 250 mila persone in 70 Paesi del mondo. Tra l’altro, dall’inizio della pandemia, la Comunità di Sant’Egidio ha distribuito in Italia oltre 1 milione di pasti nelle mense (500 mila a Roma, Genova, Novara, Frosinone e Lucca) e nelle cene itineranti, un numero raddoppiato rispetto al periodo precedente. Sono stati triplicati anche i pacchi alimentari, che hanno raggiunto quota 600 mila. Dall’inizio dell’anno ne sono stati distribuiti 250 mila, dei quali 120 mila a Roma. La Comunità di Sant’Egidio, a Roma e in diverse città italiane, ha aperto convivenze per 1.000 persone senza dimora, anziani e persone con disabilità. Il 40° anniversario del pranzo di Natale con i poveri sarà vissuto in oltre 70 Paesi del mondo, per un totale di 250.000 partecipanti, per «dare a tutti – sottolinea Impagliazzo – il diritto di celebrare questa festa».

A Roma, il 24 dicembre, verranno distribuite cene di Natale itineranti nelle stazioni e nei luoghi abituali di vita delle persone senza dimora. Mentre il 25 dicembre saranno circa 20 mila gli ospiti, coinvolti in pranzi e momenti di festa, con distribuzioni in diversi quartieri della città e dell’area metropolitana. Nel resto del Paese, invece, saranno circa 80 mila le persone che parteciperanno a pranzi e momenti di festa per Natale in un centinaio di città, tra cui Genova, Messina, Bari, Milano, Firenze, Torino, Novara, Napoli, Padova, Pescara, Catania, Cosenza, Palermo, Trieste, Bologna. In questi giorni, tra l’altro, è attiva anche la campagna “A Natale, aggiungi un posto a tavola” con un sms solidale al numero 45586 per garantire il pranzo di Natale e doni ai partecipanti.

Quindi è stata presentata la Guida della Comunità di Sant’Egidio “Dove mangiare dormire e lavarsi”, che in 280 pagine fornisce indicazioni di servizi pubblici e privati a Roma, nonché informazioni utili per avere accesso a residenza anagrafica, assistenza sanitaria, formazione professionale e lavoro, prestazioni assistenziali e pensionistiche, alloggio per coloro i quali si trovano in stato di necessità a Roma. Ma la guida sarà pubblicata anche a Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, in altre città europee e a Buenos Aires. Nell’edizione romana di quest’anno sono state inserite 33 mense (29 totalmente gratuite), distribuzioni itineranti in 28 quartieri con la mobilitazione di 51 associazioni; 35 dormitori (32 totalmente gratuiti); 4 case di accoglienza per malati e familiari di persone ricoverate; 28 luoghi in cui potersi lavare; 78 centri di ascolto parrocchiale. C’è inoltre una nuova sezione sanitaria con informazioni su come richiedere ausili e protesi. Per inviare aggiornamenti: 06.4292929.

About Davide De Amicis (4523 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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