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Caritas Pescara: “1.300 utenti e 60 mila pasti serviti ai poveri nel 2021”

"Questi numeri – osserva Corrado De Dominicis, direttore della Caritas e della Fondazione Caritas dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne - raccontano uno spaccato complesso delle tante povertà del territorio e chiede un esercizio di ascolto in grado di rafforzare la rete dei tanti operatori, pubblici e privati, del territorio per dare risposte sempre più adeguate al grido di giustizia che emerge dalle storie che incrociamo"

Emerge dal bilancio sociale 2021 della Caritas diocesana di Pescara-Penne, presentato alla vigilia della sesta Giornata mondiale dei poveri

Alcuni accolti presso la mensa della Cittadella dell'Accoglienza "Giovanni Paolo II" di Pescara.

Alla vigilia della sesta Giornata mondiale dei poveri dal tema “Gesù Cristo si è fatto povero per voi” (Cfr 2 Cor 8, 9), che la Chiesa celebrerà domani domenica 13 novembre, la Fondazione Caritas dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne ha pubblicato il Bilancio sociale 2021 dell’ente solidale dal titolo “Prendersi cura”. Un documento, quest’ultimo, che ha fotografato l’impegno prestato 99 collaboratori professionisti e 471 volontari (178 uomini e 293 donne. Del totale, 256 provengono da gruppi e associazioni parrocchiali) i quali – nell’ambito dei progetti Caritas – hanno presto servizio all’interno della mensa e del centro di accoglienza notturna della Cittadella dell’Accoglienza “Giovanni Paolo II”, oltre che della mensa ubicata nella Casa della solidarietà “Madre Teresa di Calcutta” a Montesilvano, presso gli Empori della solidarietà, i centri del Sistema di accoglienza e integrazione (Sai) e centri di accoglienza temporanea (Cat), nonché altri servizi di accoglienza per migranti e rifugiati, il Centro diurno per minori “El Pelè”, la Casa famiglia “Il Samaritano” e l’Unità di strada per persone senza dimora.

Mons. Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne

Personale che, nel Pescarese, ha gestito la grande emergenza socio-economica provocata dalla pandemia di Covid-19: «Il contesto sociale, radicalmente trasformato dall’esperienza della pandemia da Coronavirus – premette monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo e presidente della Fondazione Caritas dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne -, ha portato “in dote” tante solitudini, tante situazioni di isolamento sociale che ancora oggi colpiscono e rendono difficili le vite dei nostri fratelli e delle nostre sorelle che si sentono abbandonati davanti alle sfide del lavoro, della sussistenza, dell’educazione, della salute e anche della socialità. In questo contesto depauperato di futuro e della bellezza delle relazioni si annida il virus della rassegnazione. Quanti si adeguano alla situazione di dolore e piano piano si lasciano andare alle sofferenze che sono costretti a vivere?! Mancano orizzonti di speranza, di futuro che spesso rischiano di cronicizzare la povertà e che con un effetto a valanga assorbe talenti e opportunità impedendo cammini di “rinascita”. In questo quadro, una delle strade che il Papa ci indica è quella di superare “quell’idea delle politiche sociali concepite come una politica verso i poveri, ma mai con i poveri, mai dei poveri e tanto meno inserita in un progetto che riunisca i popoli”. Siamo chiamati a percorsi in cui mettere al centro le relazioni con le persone, con i poveri, per superare quel distacco “noi” e “voi” che rischia di caratterizzare i nostri rapporti con quanti vivono la fragilità. Le relazioni implicano la possibilità di uscire da se stessi, dall’isolamento, dalla solitudine per incontrare l’altro e percorrere insieme un tratto di strada; a volte il tratto più faticoso, accidentato. Camminare insieme può significare andare fianco a fianco e guardare nella stessa direzione, ognuno con il suo passo, alla ricerca di quell’orizzonte di speranza smarrito. Saremo allora capaci di far riaffiorare i talenti, i doni che Dio ha fatto a ciascuno per metterli al servizio del bene comune. Buon cammino!».

Un lavoro meticoloso quello della Caritas diocesana pescarese che, attraverso i primi contatti stabiliti nel Centro di ascolto diocesano in via Monti a Pescara, ha permesso di intercettare 1.314 bisognosi (il 63,7% dei quali con problemi di occupazione e il restante 51,5% con problematiche familiari) rilevando 3.827 bisogni (per il 31,9% relativi a problematiche familiari e per il 19,6% a problemi di salute), sui quali sono stati eseguiti interventi per il 97,3% dei casi. I numeri maggiormente d’impatto sono quelli legati alla povertà estrema, che raccontano di 60.129 pasti distribuiti nelle mense di Pescara e Montesilvano, di 120 persona senza fissa dimora incontrate dall’unità di strada, di 89 persone (71 uomini e 18 donne) accolte nel dormitorio nel corso del 2021, di 120 persone senza fissa dimora incontrati dall’unità di strada e di 38 accompagnamenti socio-sanitari effettuati, come anche di 71 persone senza fissa dimora che hanno usufruito del servizio docce Siloe ai quali sono stati offerti 3.576 servizi di docce e 989 servizi di barberia. Sono state poi 25 (14 uomini e 11 donne) le persone prese in carico per inclusione sociale attiva dal progetto “Po I fead”. Per quanto riguarda, invece, la povertà sanitaria sono state 10 le facilitazioni per l’accesso ai servizi sanitari, messe a disposizione dal progetto Safe, di cui hanno beneficiato 7 uomini e 3 donne.

A soffrire maggiormente di questa nuova crisi economica post-pandemica sono state le famiglie. Infatti, sono stati 391 i nuclei familiari accolti dagli Empori della solidarietà di Pescara e Montesilvano, 298 quelli accolti presso il Centro di distribuzione alimentare Fead con 1.327 pacchi alimentari distribuiti tra giugno e dicembre, 75 sostenute economicamente dai progetti Care family e Riaccogliamoci, mentre 1.068 sono stati gli interventi economici erogati attraverso il Pronto intervento sociale, in collaborazione con i Comuni di Pescara e Montesilvano, relativi in prevalenza al pagamento di utenze e di canoni di affitto/locazione. Un ascolto, quello compiuto dagli operatori della Caritas diocesana di Pescara-Penne, che non si è fermato agli utenti dell’area metropolitana costiera. A tal proposito, sono stati 146 gli ascolti effettuati nelle comunità dell’area vestina della diocesi con i progetti Air-Area: investire e ricostruire Spazi di comunità, mentre 43 sono stati gli incontri tra corsi di formazioni per volontari e associazioni dei territori, programmazioni di attività con i sindaci, amministrazioni locali, parrocchie e cittadini. Infine 4 sono stati gli eventi di animazione svolti.

Ma non è tutto, perché l’anno scorso è stata rinnovata l’esperienza del contrasto alla povertà educativa con il servizio del Centro diurno “El Pelè”, che ha accolto 17 bambini, e con i 108 bambini e ragazzi portatori di Bisogni educativi speciali e disturbi specifici dell’apprendimento, seguiti grazie al progetto RIBES e al Centro specialistico “Io Apprendo”. Il tema della giustizia dà, inoltre, alla Caritas diocesana la possibilità di incontrare tante persone, grazie al servizio di volontariato per coloro che hanno a che fare con la giustizia riparativa, la messa alla prova o con infrazioni del codice della strada: sono stati oltre 140 coloro che hanno svolto attività di volontariato nelle opere segno in questo 2021. Non manca la cura e la delicatezza in una delle opere più longeve della Fondazione. Nella Casa famiglia per persone con Aids, gli operatori Caritas hanno seguito e accompagnato 11 persone.

Corrado De Dominicis, direttore della Fondazione Caritas diocesana di Pescara-Penne

E ancora, per quanto concerne l’immigrazione, la Caritas diocesana ha accolto 38 uomini e 13 tra donne e minori nei 2 centri del Sai (Sistema di Accoglienza Integrata); 73 gli uomini accolti nel centro di accoglienza convenzionato con la Prefettura. In favore dei migranti è stato intenso anche il lavoro di mediazione scolastica e nei centri di accoglienza, così come il contrasto allo sfruttamento sessuale che ha permesso di incontrare 40 persone in cerca di un futuro migliore e 198 persone catturate nella rete dello sfruttamento lavorativo del caporalato: «Questi numeri – osserva Corrado De Dominicis, direttore della Caritas e della Fondazione Caritas dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne – raccontano uno spaccato complesso delle tante povertà del territorio e chiede un esercizio di ascolto in grado di rafforzare la rete dei tanti operatori, pubblici e privati, del territorio per dare risposte sempre più adeguate al grido di giustizia che emerge dalle storie che incrociamo. È forse arrivato il tempo di lavorare per rinnovare la nostra azione per rendere esigibili i diritti di tutti, soprattutto dei più fragili. Non stanchiamoci di essere dalla parte degli ultimi. Un ringraziamento speciale a tutti i donatori, agli oltre 600 volontari, alle Caritas parrocchiali e ai collaboratori della Fondazione Caritas. Buon servizio».

LA GIORNATA MONDIALE DEI POVERI 2022: IL PROGRAMMA

Tornando alla sesta Giornata mondiale dei poveri di domani, la Chiesa di Pescara-Penne la celebrerà attraverso una santa messa celebrata alle 11 dal vicario generale dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne, monsignor Francesco Santuccione, nella cappella situata all’interno della Cittadella dell’accoglienza “Giovanni Paolo II” in via Alento a Pescara. Seguiranno poi una serie di appuntamenti, chiusi al pubblico perché riservati agli utenti o aperti a tutti, tra cui spicca l’iniziativa “Un selfie sul mondo”. Quest’ultima consentirà di effettuare una visita presso i centri di accoglienza del Sistema di accoglienza e integrazione (Sai) per migranti, da martedì 15 a venerdì 18 novembre dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.30, nei quali verranno presentati i murales realizzati dagli accolti. Per avere ulteriori informazioni e prenotare la visita, è necessario scrivere un’e-mail a lapedream@caritaspescara.it.

About Davide De Amicis (4622 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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