Trust: una nuova figura a sostegno dei soggetti deboli
"Lo studio che andremo a fare venerdì con questo convegno – precisa la giurista -, sarà proprio incentrato su comparare nuove forme di tutela dei soggetti deboli, con la possibilità di ottenere finanziamenti regionali, nazionali e comunitari. Per questo l’invito a partecipare è rivolto alle famiglie e alle tante associazioni e fondazioni, anche diocesane, che supportano i soggetti fragili"

Sarà l’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti a moderare il convegno dal titolo “Trust e soggetti deboli: le nuove frontiere. Riflessioni comparate sulla Legge 112/2016”, promosso e organizzato dalla sezione pescarese dell’Unione giuristi cattolici italiani, che si svolgerà venerdì 28 ottobre nell’Aula “Emilio Alessandrini” del Tribunale di Pescara dalle 15.30 alle 18.30.

Sarà questo un evento formativo accreditato dall’Ordine degli avvocati di Pescara ai fini della formazione continua dei legali: «Questo appuntamento – premette Antonella Zuccarini, componente del direttivo della sezione pescarese dell’Unione giuristi cattolici italiani – nasce dall’esigenza di trattare degli argomenti tecnici, che siano di natura trasversale e possano essere d’aiuto alla città, cercando quindi tutti gli “istituti giuridici” – anche di nicchia – che permettano di migliorare la qualità della vita delle persone. Questo perché noi, come giuristi cattolici, cerchiamo di supportare il cammino diocesano con le nostre competenze. Nello specifico l’argomento del convegno si traduce nel trovare nuove forme di tutela per tutte quelle associazioni, ovvero quelle famiglie, che hanno un soggetto debole o portatore di handicap al loro interno e si preoccupano del loro futuro. Sé già parlato a lungo, ad esempio, della legge sul “Dopo di noi”. I genitori, ad esempio, si preoccupano di quello che potrà succedere ai loro figli disabili quando loro verranno a mancare. Che ne sarà delle loro esigenze primarie, della loro custodia? Non si tratta solo di individuare le figure che ne curino il patrimonio, queste ci sono già».

A questo punto entra in gioco la figura giuridica del “trust”: «Quest’ultima – spiega la Zuccarini – consente a colui che dispone di un patrimonio, immobiliare o economico, di destinarlo a specifiche esigenze come possono essere – ad esempio – un ragazzo che debba fare una determinata attività sportiva come un tutore non riuscirebbe a garantire. Attraverso il trust si possono dare delle disposizioni precise».
A tal proposito, la sezione pescarese dell’Unione giusti cattolici italiani si è anche impegnata ad individuare delle fonti di finanziamento, che possano essere utilizzate per alimentare queste forme di protezione del patrimonio e renderle accessibili a tutti: «Lo studio che andremo a fare venerdì con questo convegno – precisa la giurista -, sarà proprio incentrato su comparare nuove forme di tutela dei soggetti deboli, con la possibilità di ottenere finanziamenti regionali, nazionali e comunitari. Per questo l’invito a partecipare è rivolto alle famiglie e alle tante associazioni e fondazioni, anche diocesane, che supportano i soggetti fragili».
Per raggiungere questo obiettivo, dopo i saluti del presidente dell’Ordine del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Pescara l’avvocato Giovanni Di Bartolomeo e del presidente della sezione di Pescara dell’Unione giuristi cattolici italiani l’avvocato Federico Squartecchia, si confronteranno il notaio Marco Faieta, il commercialista Costantino Bortone, il professor Lorenzo Del Federico (Ordinario di Diritto tributario all’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara) e l’avvocato del Foro di Pescara Tommaso Marchese.