Ucraina: domani una preghiera per la pace in ogni chiesa d’Europa
Domani mercoledì 14 settembre, in occasione della festa dell’Esaltazione della croce, in ogni chiesa d’Europa ci si metterà in ginocchio, davanti l’Eucaristia, per invocare la pace per l’Ucraina. Accadrà su invito di monsignor Gintaras Grušas, arcivescovo di Vilnius e presidente del Consiglio della Conferenze episcopali europee (Ccee) e anche la Conferenza episcopale italiana (Cei) ha aderito all’iniziativa. Infatti, nelle parrocchie e diocesi di tutta Italia si invocherà il dono della pace per una terra che dal 24 febbraio, e da oltre 200 giorni, è sotto l’attacco armato mosso dall’esercito russo. Anche la Chiesa di Pescara-Penne ha quindi aderito e nella parrocchia del Santissimo Crocifisso di Villaggio Alcyone a Pescara, alle 17.30, ci sarà un’adorazione eucaristica – presieduta dal parroco don Antonio Del Casale nell’ambito della festa parrocchiale di Nostro Signore Gesù Cristo crocifisso – i cui canti saranno curati dai maestri musicisti e autori De Luca, Marranzino e Candeloro. Un altro appuntamento di preghiera è stato quello che si è tenuto nella Cattedrale di San Cetteo: «È l’adorazione eucaristica – ricorda la Ccee in una nota – la forma comune di preghiera scelta per questa iniziativa. In tutte le Conferenze episcopali d’Europa sono stati preparati sussidi liturgici e schemi di preghiera (clicca qui per quello elaborato dalla Cei) per questo appuntamento. Pastori e fedeli si ritroveranno in ginocchio davanti al Santissimo Sacramento per invocare dal Signore la pace per l’Ucraina, facendo proprio l’appello di Papa Francesco che chiede “a ciascuno di essere costruttore di pace e di pregare perché nel mondo si diffondano pensieri e progetti di concordia e di riconciliazione”».
Il Consiglio della Conferenza episcopali europee ha poi ricordato come i vescovi europei, più volte, abbiano unito la loro voce a quella del Papa perché «tacciano le armi, si ponga immediatamente fine alla guerra in Ucraina e si lavori per la pace». Diversi sono stati anche gli appelli rivolti ai capi delle Nazioni e alla comunità internazionale, affinché «facciano tutto ciò che è in loro potere per porre fine all’attuale guerra che sta distruggendo vite e causando indicibili sofferenze». In particolare, la Ccee ha ricordato l’iniziativa quaresimale, chiamata “catena eucaristica”, ideata come «segno della vicinanza della Chiesa alle vittime del Covid e alle loro famiglie», poi divenuta quest’anno «l’occasione per pregare per le vittime della guerra e invocare la pace in Ucraina».
Tra l’altro la Conferenza episcopale dell’Ucraina romano-cattolica ha dichiarato il 2022 Anno della Santa Croce e in una lettera pubblicata per l’occasione, i vescovi ucraini hanno scritto: «A partire dal 24 febbraio – si legge -, da quando la Russia ha attaccato l’Ucraina, stiamo percorrendo una dolorosa via crucis, sulla quale soffrono persone innocenti, ferite e uccise, c’è molto male, molta sofferenza! In questo momento sentiamo più forte che mai cosa sia la violenza contro gli innocenti, cosa sia la crocifissione degli innocenti. Ora più che mai comprendiamo Gesù Cristo nella sua Via Crucis, comprendiamo la sua sofferenza e morte come Agnello innocente che è stato crocifisso da persone che si sono messe al servizio del male». L’Anno della Santa Croce si concluderà con una solenne santa liturgia e Via Crucis, alla quale parteciperanno tutti i vescovi romano-cattolici dell’Ucraina proprio domani – 14 settembre 2022 – nel santuario della Passione del Signore a Sharhorod, nella Giornata europea di preghiera per l’Ucraina.