Unitalsi: ripartito il treno bianco dei pellegrinaggi a Lourdes
"La cosa più importante è che ripartiamo – sottolinea Vincenzo Nigro, presidente della sezione Unitalsi Puglia -, ripartiamo con i nostri amici disabili, ripartiamo verso Lourdes, ripartiamo con il treno al quale siamo molto affezionati e dove si vive un’esperienza di comunione grandissima. Lo facciamo all’indomani di questi due anni di pandemia, ma lo facciamo responsabilmente e con coraggio, affrontando quelle che sono le problematiche. Non è stato facile, abbiamo trovato la disponibilità dei pellegrini, dei disabili e dei volontari ad affrontare con coraggio questa esperienza. Siamo convinti che la porteremo a termine, che vivremo una bella esperienza"

A quasi tre anni dall’inizio della pandemia l’Unitalsi ha ripreso ad organizzare i pellegrinaggi a Lourdes attraverso il ritorno del primo treno bianco della sezione pugliese, organizzato grazie alla collaborazione di Trenitalia e del Gruppo Ferrovie dello Stato, partito ieri da Taranto con 421 passeggeri a bordo tra persone con disabilità, ammalati, famiglie e volontari, per raggiungere uno dei santuari più visitati al mondo, la grotta di Massabielle a Lourdes: «Siamo particolarmente contenti di questa iniziativa – premette Domenico Scida, direttore Business Intercity di Trenitalia – perché è un ulteriore segnale di ripartenza. È il primo treno che ci consente, dopo la pandemia, di ritornare verso un servizio che svolgiamo da tanti anni, accompagnando gli ammalati e le loro famiglie fino a Lourdes. Il rapporto tra Trenitalia e Unitalsi arriva da lontano, con questo servizio che svolgiamo con passione e dedizione e che vede l’impegno di tanti colleghi e colleghe nello scortare i pellegrini durante il viaggio. A bordo del convoglio si può mangiare, dormire e condividere dei momenti di preghiera, facendo diventare il viaggio stesso un’esperienza. Siamo dunque felici di ripartire e accompagnare nuovamente l’Unitalsi in questi spostamenti. Questo è solo il primo di altri cinque trasporti che effettueremo durante la stagione estiva e che uniranno il Sud Italia con la cittadina francese». Il treno dispone di cuccette e vetture cosiddette barellate, ossia attrezzate con apposite barelle per offrire assistenza alle persone più fragili e in difficoltà.

Un treno che ieri ha fatto tappa anche a Pescara, oltre che a Bari, Ancona e a Rimini, per portare un messaggio di pace dal tema “Live for peace” così da sensibilizzare la comunità a compiere piccoli gesti concreti in favore dell’Ucraina, divenuta un teatro di guerra dopo l’invasione perpetrata dalla Russia lo scorso 24 febbraio: «La cosa più importante è che ripartiamo – sottolinea Vincenzo Nigro, presidente della sezione Unitalsi Puglia -, ripartiamo con i nostri amici disabili, ripartiamo verso Lourdes, ripartiamo con il treno al quale siamo molto affezionati e dove si vive un’esperienza di comunione grandissima. Lo facciamo all’indomani di questi due anni di pandemia, ma lo facciamo responsabilmente e con coraggio, affrontando quelle che sono le problematiche. Non è stato facile, abbiamo trovato la disponibilità dei pellegrini, dei disabili e dei volontari ad affrontare con coraggio questa esperienza. Siamo convinti che la porteremo a termine, che vivremo una bella esperienza. E abbiamo voluto accompagnare questo nostro percorso verso Lourdes e con un altro gesto che è quello della pace, un tema diverso non potevamo trovare visto quello che sta succedendo a livello internazionale, coinvolgendo tutti quanti, ovunque ci fermiamo, anche le amministrazioni del posto, le autorità locali. Tutto questo per dire a tutti, insieme, che la pace la vogliamo, che non ci dimentichiamo della guerra e che la pace la dobbiamo costruire con gesti concreti. E facile pregare per la guerra, è facile fare grande relazioni, studi sulla guerra, ma i gesti concreti probabilmente servono e il messaggio parte da questa realtà, dalle fasce più deboli, perché sono quelle che poi pagano più di tutti queste situazioni. Se camminiamo insieme rispettando l’altro per i suoi diritti, probabilmente avremo una società diversa».

Così ogni stazione toccata ha ospitato un flash-mob organizzato dai volontari Unitalsi, in collaborazione con le sezioni regionali. Infatti anche sul binario 3 della stazione di Pescara centrale all’arrivo del treno, intorno alle 15.30, hanno sventolato le bandiere della pace sulle note dell’ultima canzone di Francesco Gabbani intitolata “Peace and love”.

Al termine del flash-mob, la consigliera della sezione abruzzese e la presidente della sottosezione pescarese dell’Unitalsi, Federica Bucci e Rita Circeo, hanno consegnato un dono ai pellegrini: «Un quadro raffigurante la Beata Vergine Maria Regina della pace – precisa la Circeo –, realizzato dai ragazzi disabili del nostro laboratorio “Mani confuse”. Tutti nella preghiera accompagniamo questo treno, accompagniamo anche tutti gli altri pellegrinaggi che ci saranno a Lourdes. Che Maria ci protegga e protegga tutti». In rappresentanza del Comune di Pescara, ha partecipato alla consegna del dono l’assessore alle Politiche per la disabilità Nicoletta Di Nisio.
Ma anche la sezione abruzzese dell’Unitalsi ripartirà tornerà in pellegrinaggio a Lourdes, in aereo e pullman, dal 31 luglio al 5 agosto con una spedizione di oltre 200 pellegrini: «La speranza – aggiunge Federica Bucci – è quella di riorganizzare anche noi un treno bianco ma, a prescindere dal mezzo utilizzato, per ora l’importante è ripartire e tornare sotto la grotta di Lourdes per rivivere la gioia della condivisione del pellegrinaggio».