Coldiretti: “In Italia 2,6 milioni di persone chiedono aiuto per mangiare”
"Contro la povertà – conclude la Coldiretti – è cresciuta anche la solidarietà, che si è estesa dalle organizzazioni di volontariato alle imprese e ai singoli cittadini a partire dall’esperienza della Spesa sospesa di Campagna Amica, grazie alla quale sono stati raccolti oltre 6 milioni di chili di frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio 100% italiani, di alta qualità e a chilometri zero, donati ai più bisognosi"

La Coldiretti, in questi giorni, ha condotto un’analisi su dati del Fondo di aiuti europei agli indigenti (Fead) – diffusa mercoledì in occasione dei nuovi dati Istat che rilevano in Italia nel 2021 circa 5,6 milioni di individui in povertà assoluta, di cui 1,4 milioni di bambini – che trae una conclusione allarmante: «La punta dell’iceberg della povertà in Italia – spiega l’associazione di categoria – sono i 2,6 milioni di persone costrette a chiedere aiuto per mangiare a causa della crisi scatenata dalla guerra in Ucraina, con l’aumento dei prezzi e i rincari delle bollette energetiche, a partire da gas e luce».
Le conseguenze di questo fenomeno sono presto dette: «Con la crisi – rileva la Coldiretti – un numero crescente di persone è stato costretto a far ricorso alle mense dei poveri e molto più frequentemente ai pacchi alimentari, anche per le limitazioni rese necessarie dalla pandemia. Fra i nuovi poveri ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come anche molti lavoratori a tempo determinato o con attività colpite dalle misure contro la pandemia. Persone e famiglie che mai prima d’ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche».
Il Fondo per l’aiuto europeo agli indigenti in Italia aiuta 2.645.064 persone tra cui 538.423 bambini, 299.890 anziani, 81.963 senza fissa dimora, 31.846 disabili, secondo l’analisi della Coldiretti. Si tratta della componente più fragile della società, la più esposta all’impoverimento alimentare provocato dal caro prezzi, ma anche dal rallentamento dell’economia e dalla frenata dell’occupazione: «Contro la povertà – conclude la Coldiretti – è cresciuta anche la solidarietà, che si è estesa dalle organizzazioni di volontariato alle imprese e ai singoli cittadini a partire dall’esperienza della Spesa sospesa di Campagna Amica, grazie alla quale sono stati raccolti oltre 6 milioni di chili di frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio 100% italiani, di alta qualità e a chilometri zero, donati ai più bisognosi».