Beato Carlo Acutis: fino al 5 maggio la mostra fotografica a Pescara
"Nella nostra realtà di Pescara sud – precisa don Giorgio – è necessaria un’attenzione verso di loro e Carlo parla agli adolescenti che vivono una vita normale. Vanno a scuola, fanno sport, hanno amici, giocano e lavorano con internet. Carlo era legato a questi mezzi moderni non per perdere tempo, ma per essere vicino a tanti suoi coetanei, compagni di viaggio, amici e annunciare – attraverso internet – il Regno e la Parola di Dio"

Si intitola “Passi contemplativi sulle orme del beato Carlo Acutis” la mostra-percorso fotografica che, dallo scorso 25 aprile e fino a giovedì 5 maggio 2022 dalle 9 alle 19, sarà esposta nelle chiese di San Nunzio Sulprizio e San Marco evangelista a Pescara sud. Un’iniziativa, quest’ultima, che nasce proprio dal cammino di comunione e integrazione che l’unità pastorale sta vivendo, tanto da definirsi “comunità in cammino”: «Una mostra fotografica voluta da me – premette il parroco, don Giorgio Moriconi –, ma pensata e realizzata dalla comunità in cammino delle due parrocchie. Tutto è partito in occasione del Sinodo, quando abbiamo svolto delle riunioni per scrivere la nostra relazione e i parrocchiani hanno chiesto di riunirsi maggiormente per approfondire la conoscenza e la comunione. A questo punto abbiamo pensato di fare la Pasqua insieme e poi di unificare le due feste, ovvero San Marco evangelista il 25 aprile e San Nunzio Sulprizio il 5 maggio».

Da qui l’elaborazione di un calendario festivo unico, dal quale spicca la mostra fotografica dedicata al beato Carlo Acutis: «Abbiamo allestito 11 pannelli nella chiesa di San Marco e 14 in quella di San Nunzio – racconta il parroco -, realizzando un percorso tra le due parrocchie. E già in tanti sono venuti a visitare, a leggere e a conoscere questa storia così bella e avvincente di questo giovane adolescente Carlo, che muore a 15 anni. Una storia, contraddistinta dalla devozione all’Eucaristia e a Maria, i cui momenti salienti sono stati impressi in foto e disegni. Si tratta di piccoli-grandi gioielli, così come il beato Carlo Acutis è stato un piccolo-grande uomo ed è un piccolo-grande santo. Sicuramente questi pannelli, realizzati dal tipografo Giustino Perilli con la supervisione del cardinale Angelo Comastri, ci parlano di lui e ci manifestano la grandezza nella quotidianità di questo beato».

Una mostra, quella dedicata al Beato, impreziosita dalla presenza di una reliquia del giovane: «La madre di Carlo, Antonia Salzano – sottolinea don Giorgio Moriconi – ci ha prestato una reliquia dei capelli, conservati una piccola teca, che restituiremo al termine della mostra. È interessante. I capelli ci fanno pensare alla testa di questo giovane che ha lavorato, pensato, progettato, amato il pensiero, il progetto, l’idea di Dio. Ci fa piacere questa reliquia, che abbiamo ricevuto in prestito, perché – con un po’ di fantasia – ci fa pensare a questo giovane adolescente che vive, progetta, pensa, guarda con gli occhi di Dio».
Una mostra, quella dedicata al giovane beato, fortemente voluto perché molto questa testimonianza può dire ai giovanissimi: «Nella nostra realtà di Pescara sud – precisa il presbitero – è necessaria un’attenzione verso di loro e Carlo parla agli adolescenti che vivono una vita normale. Vanno a scuola, fanno sport, hanno amici, giocano e lavorano con internet. Carlo era legato a questi mezzi moderni non per perdere tempo, ma per essere vicino a tanti suoi coetanei, compagni di viaggio, amici e annunciare – attraverso internet – il Regno e la Parola di Dio. La bellezza di questo adolescente ci ha fatto pensare ai nostri giovani adolescenti, che possono prendere spunto dalla sua vita e pensare che il Vangelo può essere vissuto come questi santi che, del Vangelo, sono testimoni autentici. Ma, nell’organizzare questa mostra, abbiamo pensato anche alle famiglie, alle mamme e ai papà che – davanti a tante situazioni di sofferenza -, hanno bisogno di essere stimolati alla speranza, ad una fede viva, ad alzare lo sguardo verso il cielo».