Cristiani perseguitati: “I ragazzi affrontano discriminazioni a scuola”
"Essi - denuncia Porte aperte/Open doors - vengono additati come diversi, sono vittime di bullismo, vengono penalizzati negli esami e nelle valutazioni o si vedono negata una borsa di studio"
La persecuzione anticristiana avviene anche tra i banchi di scuola. Lo ha denunciato ieri Porte aperte/Open doors, che il 19 gennaio alle 14 lancerà la nuova World Watch List, ovvero la mappa della persecuzione anticristiana nel mondo: «A livello globale – premette l’organizzazione non governativa -, la persecuzione e la discriminazione religiose prendono di mira i bambini e i giovani alterando le loro opzioni a breve e a lungo termine, prendendo il controllo degli accessi e dei percorsi verso le loro identità e opportunità di adulti. L’istruzione ne è un chiaro esempio».
Una persecuzione, quella contro i cristiani, che laddove avviene colpisce tutti fin dalla tenere età: «In quasi tutti i Paesi in cui i cristiani affrontano i più alti livelli di persecuzione – conferma Porte aperte/Open doors -, bambini e giovani cristiani devono affrontare discriminazioni e molestie negli ambienti scolastici. Per la maggior parte delle persone, la scuola è un momento di apprendimento e di amicizia. Eppure, essa può anche rivelarsi il luogo in cui bambini e giovani cristiani subiscono in maggior misura l’isolamento, la violenza e la vergogna. Essi vengono additati come diversi, sono vittime di bullismo, vengono penalizzati negli esami e nelle valutazioni o si vedono negata una borsa di studio».
E in casi estremi, i ragazzi sono costretti a lasciare la scuola: «Con un impatto devastante sul resto della loro vita – aggiunge Open doors -. L’istruzione è molto importante per determinare il percorso di un bambino in vista della sua sicurezza finanziaria e sociale. Senza tale sicurezza, la nuova generazione adulta sarà ancora più vulnerabile a numerose forme di pressione e discriminazione da parte di chi è ostile alla loro fede cristiana».