Centro Train de vie: 7.440 servizi effettuati ai bisognosi nel 2020
Un anno, quello passato, condizionato dall’emergenza Covid-19 che, a fronte di una riduzione del numero totale degli interventi rispetto al 2019 dovuta, a causa della pandemia, alla chiusura temporanea di alcuni servizi e alla limitazione forzata degli spostamenti, ha visto aumentare del 2% le richieste di beni di prima necessità: "Gli Help center – sottolinea Alessandro Radicchi, direttore dell’Osservatorio Onds - hanno colmato mancanze e vuoti che le istituzioni non sono riuscite immediatamente a tamponare. Quando venne fuori il virale #iorestoacasa, noi lanciammo provocatoriamente la campagna #vorreirestareacasa"
Sono stati 7.440 gli interventi di assistenza effettuati nel 2020 dall’Help Center di Pescara Centrale, il Centro Train de vie della Cooperativa sociale On the road, concentrati sulla bassa soglia (distribuzione di pasti e beni di prima necessità). I servizi di assistenza hanno interessato un totale di 415 utenti diversi: il 62% già fruitori dell’Help Center e il 38% nuovi, contro il 24% dell’anno precedente. In particolare, l’81% sono uomini, il 19% donne e 1 persona transessuale. Per quanto riguarda invece la nazionalità, il 36% degli utenti è composto da cittadini italiani, il 19% da comunitari e il 39% da extracomunitari. Sono questi i dati emersi dal Rapporto dell’Osservatorio della solidarietà nelle stazioni italiane (ONDS), presentato mercoledì 1 dicembre scorso in un evento in streaming che si è svolto all’Auditorium Villa Patrizi di Roma, sede del Gruppo Fs Italiane.
In Italia sono 18 gli Help center (sportelli di ascolto, orientamento ed assistenza sociale) presenti in altrettante stazioni ferroviarie italiane (Roma Termini, Milano Centrale, Bologna, Chivasso, Torino, Genova Cornigliano, Firenze Santa Maria Novella, Pescara Centrale, Napoli Centrale, Foggia, Reggio Calabria, Messina, Bari, Catania, Brescia, Pisa, Cagliari e Rovereto), che l’anno scorso hanno svolto oltre 473 mila interventi a supporto di persone in difficoltà.
Un anno, quello passato, condizionato dall’emergenza Covid-19 che, a fronte di una riduzione del numero totale degli interventi rispetto al 2019 dovuta, a causa della pandemia, alla chiusura temporanea di alcuni servizi e alla limitazione forzata degli spostamenti, ha visto aumentare del 2% le richieste di beni di prima necessità: «Gli Help center – sottolinea Alessandro Radicchi, direttore dell’Osservatorio Onds – hanno colmato mancanze e vuoti che le istituzioni non sono riuscite immediatamente a tamponare. Quando venne fuori il virale #iorestoacasa, noi lanciammo provocatoriamente la campagna #vorreirestareacasa».