“Vogliamo essere una Chiesa sinodale, dell’ascolto e della vicinanza”
"È stato un incontro molto bello e di famiglia - racconta monsignor Stefano Russo, segretario generale della Cei -. Viviamo il tempo dell’ascolto e come sempre il Papa, prima di tutti, ce lo testimonia. Oggi è venuto tra noi vescovi e si è messo in ascolto. Ha ascoltato i vescovi che ponevano delle domande e si è soffermato a lungo nelle risposte. Il Papa è veramente attentissimo alle nostre realtà. In ogni risposta a ciascun vescovo ha citato spesso qualcosa legata alle diocesi. È stato veramente un incontro di famiglia"
Al suo arrivo, ieri pomeriggio, Papa Francesco si è innanzitutto messo in ascolto dei vescovi e degli arcivescovi italiani, riuniti fino a giovedì 25 novembre all’Hotel Ergife di Roma per vivere l’Assemblea generale straordinaria della Conferenza episcopale italiana (Cei), dal tema “Annunciare il Vangelo in un tempo di rigenerazione. Il cammino sinodale in Italia”. Al suo ingresso, il Papa è stato accolto dal cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia‐Città della Pieve e presidente della Cei, dai vice presidenti Cei monsignor Erio Castellucci, arcivescovo abate di Modena-Nonantola e vescovo di Carpi, monsignor Giuseppe Andrea Salvatore Baturi, arcivescovo di Cagliari, e da monsignor Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, nonché dal segretario generale monsignor Stefano Russo, vescovo emerito di Fabriano-Matelica: «Grazie di essere venuto – ancora una volta fuori dalla sua casa – per incontrarci – esordisce il cardinale Bassetti nel suo saluto -. È per tutti noi un dono che si rinnova a distanza di pochi mesi. Mi permetta una battuta “Non abbiamo ancora concluso il concorso di bellezza!” – ha scherzato il cardinale riprendendo la battuta pronunciata dal Santo Padre davanti ai vescovi, nella precedente assemblea generale -. Certamente, vogliamo parteciparvi per la bellezza di una condivisione che trova nella collegialità e nella sinodalità l’espressione più intensa e vivace».
Successivamente, il presidente della Cei ha citato le parole pronunciate da Papa Paolo VI nell’ultima sessione pubblica del Concilio Vaticano II: «Era il 7 dicembre 1965 – ricorda il porporato -; non ero ancora prete, sarei stato ordinato dopo pochi mesi. Eppure quelle parole mi aprirono il cuore, accompagnando tutto il mio ministero. “La Chiesa – diceva Paolo VI – si è raccolta nella sua intima coscienza spirituale, non per compiacersi di erudite analisi di psicologia religiosa o di storia delle sue esperienze, ma per ritrovare in se stessa vivente ed operante, nello Spirito Santo, la parola di Cristo, e per scrutare più a fondo il mistero e per ravvivare in sé quella fede e quell’amore che la obbliga a cantare senza posa le lodi di Dio”».
È questa, per il cardinale Gualtiero Bassetti, la bellezza a cui aspirare: «E che, in queste giornate – sottolinea -, cercheremo di vivificare riflettendo sul Cammino sinodale delle nostre Chiese in Italia, avviato con l’Assemblea generale di maggio. È un percorso che si sta snodando in tutti i nostri territori, in tutte le nostre comunità, in piena sintonia con quello del Sinodo dei vescovi. È un tempo di grazia per le nostre Chiese per questo Cammino già ovunque avviato; per l’incontro a Firenze con la Sua presenza il 27 febbraio, per proseguire, in modo più approfondito, il cammino intrapreso a Bari, nel febbraio 2020; infine, pandemia permettendo, per il suo incontro con gli adolescenti subito dopo Pasqua».
Quindi l’auspicio del presidente dei vescovi italiani: «Preghiamo lo Spirito – invita – perché ci aiuti a cogliere e a vivere le tre opportunità da lei indicate lo scorso 9 ottobre, durante il Momento di riflessione per l’inizio del percorso sinodale. Essere, cioè, Chiesa sinodale; Chiesa dell’ascolto; Chiesa della vicinanza. Santità, chiediamo il Suo incoraggiamento, la Sua preghiera e la sua paterna benedizione. Grazie per essere venuto».
E il Pontefice, nell’iniziare la sua conversazione con i vescovi, ha distribuito ai presuli un cartoncino con l’immagine del Buon Pastore e il testo delle “Beatitudini del vescovo”: «È stato un incontro molto bello e di famiglia – racconta in seguito monsignor Stefano Russo, segretario generale della Cei, ai microfoni del Tg2000 -. Il biglietto che ci ha consegnato oggi il Papa è un’esortazione affinché il vescovo sia sempre testimone della misericordia. Il tema principale di questa Assemblea è il cammino sinodale delle chiese italiane. Viviamo il tempo dell’ascolto e come sempre il Papa, prima di tutti, ce lo testimonia. Oggi è venuto tra noi vescovi e si è messo in ascolto. Ha ascoltato i vescovi che ponevano delle domande e si è soffermato a lungo nelle risposte. Il Papa è veramente attentissimo alle nostre realtà. In ogni risposta a ciascun vescovo ha citato spesso qualcosa legata alle diocesi. È stato veramente un incontro di famiglia».
All’ordine del giorno dell’Assemblea generale straordinaria della Cei, tra le altre cose, c’è anche la riflessione sulla riforma del libro VI del Codice di Diritto canonico e sull’adeguamento degli Orientamenti e norme per i seminari della Cei, alla luce della Ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis. Giovedì 25 novembre, alle ore 13, il cardinale Bassetti illustrerà il comunicato finale nella conferenza stampa finale che si terrà sempre all’Hotel Ergife di Roma.