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Scuola in presenza: “Più importante nelle aree rurali dove 1 famiglia su 3 non ha connessione a banda larga”

"L’emergenza – ribadisce Coldiretti – ha reso ancora più evidenti gli insostenibili ritardi sulle infrastrutture telematiche ed è quindi strategico superare il digital divide che spezza il Paese fra zone servite dalla banda larga e altre invece no, fra città e campagne, per far esplodere le enormi risorse che il territorio può offrire"

Lo ha rilevato Coldiretti attraverso un’elaborazione degli ultimi dati Istat

Una classe a scuola - Ph: Cristian Gennari/Siciliani

Nella settimana della riapertura delle scuole, attraverso un’elaborazione di Coldiretti sugli ultimi dati Istat, emerge quanto essa sia fondamentale: «Il ritorno delle lezioni in presenza – sottolinea l’associazione di categoria – è ancora più importante per le aree rurali dove quasi 1 famiglia su 3 (32%) non dispone di una connessione a banda larga con difficoltà quindi di accesso alle lezioni on line».

In particolare, sono 7,4 milioni gli studenti tornati tra i banchi delle scuole statali dicendo addio alla didattica a distanza: «Solo il 76,1% delle famiglie italiane – sottolinea Coldiretti – dispone di un accesso internet e appena il 74,7% ha una connessione a banda larga, ma la situazione peggiora notevolmente nelle campagne con appena il 68% dei cittadini che dispone di connessione a banda larga nei comuni con meno di duemila abitanti».

Insomma, anche quest’anno il divario digitale è più che mai un tema da non trascurare: «L’emergenza – ribadisce l’associazione – ha reso ancora più evidenti gli insostenibili ritardi sulle infrastrutture telematiche ed è quindi strategico superare il digital divide che spezza il Paese fra zone servite dalla banda larga e altre invece no, fra città e campagne, per far esplodere le enormi risorse che il territorio può offrire».

Da qui l’appello di Coldiretti: «La disponibilità di accessi Internet ad alta capacità è importante – conclude – per ridurre l’isolamento delle aree rurali, ma occorre anche superare i ritardi infrastrutturali nelle zone di campagna dove ogni giorno i ragazzi si spostano su autobus e treni locali per raggiungere i centri più grandi, dove trovano scuole e servizi spesso assenti nei piccoli Comuni».

About Davide De Amicis (4619 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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