La Giornata di riflessione e di preghiera per il Libano
Si è aperta stamattina in Vaticano la Giornata di riflessione e di preghiera per il Libano, dal titolo Il Signore Dio ha progetti di pace. Insieme per il Libano.Nell’Angelus del 30 maggio, Papa Francesco – che ha fortemente voluto questo evento – aveva annunciato la partecipazione dei «principali Responsabili delle Comunità cristiane presenti in Libano, per una giornata di riflessione sulla preoccupante situazione del Paese e per pregare insieme per il dono della pace e della stabilità».
Stamattina sono infatti giunti a Casa Santa Marta il cardinale Bechara Boutros Rai, Patriarca di Antiochia dei maroniti; Youhanna X, Patriarca greco-ortodosso di Antiochia e di tutto l’Oriente; Ignazio Aphrem II, Patriarca siro-ortodosso di Antiochia; Aram I, Catholicos di Cilicia degli Armeni; Ignazio Youssef III, Patriarca siro-cattolico di Antiochia; Youssef Absi, Patriarca di Antiochia dei greco-melkiti; il reverendo Joseph Kassab, presidente del Concilio supremo delle comunità evangeliche in Siria e Libano e il vescovo di Beirut dei Caldei, Michel Kassarji; nonché il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, l’arcivescovo Joseph Spiteri, nunzio apostolico in Libano, e l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati.
Il Paese dei Cedri presenta infatti un «insieme complesso ed interessante. – aveva spiegato monsignor Brian Farrell, Segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, nella conferenza stampa di presentazione della Giornata – Quasi tutte le Chiese orientali, ortodosse e cattoliche, sono presenti con la grande diversità dei loro riti e delle loro tradizioni, come sono presenti anche diverse Comunità ecclesiali nate dalla Riforma. La vita quotidiana, come anche la vita sociale e politica, è un intreccio di convivenza e di collaborazione tra le diverse comunità ecclesiali, la cui storia non sempre è esente da conflitti e persino da persecuzioni».
Dopo i saluti iniziali, il Santo Padre e i Patriarchi si sono recati a piedi nella Basilica di San Pietro per un momento di preghiera davanti alla tomba dell’Apostolo. Papa Francesco e i rappresentanti delle Confessioni cristiane hanno sceso la gradinata che conduce dalla navata alla Confessione di San Pietro, e lì hanno acceso una candela per chiedere la sua intercessione per la pace del Libano, che sta conoscendo una grave crisi economica e politica.
Nel corso della mattina e del pomeriggio sono invece previste tre sessioni di consultazioni moderate dal Nunzio apostolico in Libano e introdotte ognuna da un relatore, le quali si svolgeranno a porte chiuse presso la Sala Clementina, nel Palazzo Apostolico.
La giornata si concluderà alle ore 18, con una Preghiera ecumenica per la pace nella Basilica vaticana, a cui parteciperanno anche il Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, le comunità religiose maschili e femminili oltre che i fedeli laici libanesi presenti in Roma. «Come al mattino, il Santo Padre e i Capi delle Chiese cammineranno insieme, in processione, seguendo il sacerdote che porterà il Vangelo. Il testo della preghiera ecumenica per la pace vedrà la proclamazione di alcuni brani della Parola di Dio, alternati con preghiere di invocazione e canti delle diverse tradizioni rituali presenti in Libano, con testi in arabo, siriaco, armeno, caldeo. – ha spiegato il cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali – Verso la fine della celebrazione, il segno della pace non sarà scambiato nel modo tradizionale – nel rispetto delle normative legate alla pandemia – ma alcuni giovani consegneranno ai leaders cristiani una lampada accesa, che verrà poi collocata su un candelabro: è la speranza di pace che le giovani generazioni consegnano chiedendo l’aiuto perché essa non venga spenta dalle tribolazioni del presente. Al termine il Santo Padre rivolgerà una parola conclusiva e prima del congedo donerà una formella a ricordo della giornata recante il logo», che rappresenta la statua della Madonna di Harissa, molto venerata in Libano.
La Preghiera ecumenica per la pace sarà trasmessa in diretta alle ore 18 su Tv2000, canale 28. Per il libretto clicca qui.