“Usiamo i soldi delle armi per eliminare la fame”
"Quanta dispersione di risorse vi è per le armi – denuncia il Papa -, in particolare per quelle nucleari, risorse che potrebbero essere utilizzate per priorità più significative per garantire la sicurezza delle persone, quali la promozione della pace e dello sviluppo umano integrale, la lotta alla povertà, la garanzia dei bisogni sanitari"

Papa Francesco, guardando ai tanti e troppi teatri di guerra presenti nel mondo, ha parlato anche di fame e sicurezza nel suo messaggio in occasione della Giornata mondiale per la pace, dal tema “La cultura della cura come percorso di pace”, che ricorrerà venerdì 1 gennaio 2021: «Numerose città – osserva il Papa – sono diventate come epicentri dell’insicurezza. I loro abitanti lottano per mantenere i loro ritmi normali, perché vengono attaccati e bombardati indiscriminatamente da esplosivi, artiglieria e armi leggere».
Così facendo il Pontefice ha sollecitato a rispettare il diritto umanitario: «Soprattutto – precisa – in questa fase in cui conflitti e guerre si susseguono senza interruzione. Purtroppo molte regioni e comunità hanno smesso di ricordare un tempo in cui vivevano in pace e sicurezza. I bambini non possono studiare. Uomini e donne non possono lavorare per mantenere le famiglie. La carestia attecchisce dove un tempo era sconosciuta. Le persone sono costrette a fuggire lasciando dietro di sé non solo le proprie case, ma anche la storia familiare e le radici culturali. Le cause di conflitto sono tante, ma il risultato è sempre lo stesso: distruzione e crisi umanitaria».
Da questa riflessione è nata la proposta del Pontefice: «Dobbiamo fermarci e chiederci – spiega – “Cosa ha portato alla normalizzazione del conflitto nel mondo?”. E, soprattutto, “Come convertire il nostro cuore e cambiare la nostra mentalità per cercare veramente la pace nella solidarietà e nella fraternità?”».
Quindi Papa Bergoglio ha denunciato: «Quanta dispersione di risorse vi è per le armi – denuncia -, in particolare per quelle nucleari, risorse che potrebbero essere utilizzate per priorità più significative per garantire la sicurezza delle persone, quali la promozione della pace e dello sviluppo umano integrale, la lotta alla povertà, la garanzia dei bisogni sanitari. Anche questo, d’altronde, è messo in luce da problemi globali come l’attuale pandemia da Covid-19 e dai cambiamenti climatici».
Infine Papa Francesco ha rinnovato la sua proposta di «costituire con i soldi che s’impiegano nelle armi e in altre spese militari – conclude – un Fondo mondiale per poter eliminare definitivamente la fame e contribuire allo sviluppo dei Paesi più poveri».