Il messaggio di Papa Francesco al Patriarca Bartolomeo

Oggi, 30 novembre, ricorre la festa liturgica di Sant’Andrea Apostolo, fratello di san Pietro e fondatore della Chiesa di Costantinopoli. Anche quest’anno, come da tradizione, una delegazione ufficiale della Santa Sede si è recata a Istanbul per far visita al Patriarca ecumenico Bartolomeo, ricambiando l’usuale visita che gli inviati ortodossi compiono al Papa in occasione della festa di San Pietro, il 29 giugno di ogni anno.
Il Patriarca Bartolomeo ieri ha ricevuto i rappresentanti pontifici – il cardinal Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, accompagnato da monsignor Brian Farrell, segretario del dicastero vaticano, e padre Andrea Palmieri, sottosegretario – a cui si aggiunto il Nunzio Apostolico in Turchia, monsignor Paul Fitzpatrick Russell. Gli inviati hanno preso parte, nella chiesa patriarcale di San Giorgio al Fanar, alla solenne Divina Liturgia presieduta dal Patriarca Ecumenico Bartolomeo, al quale hanno poi consegnato un messaggio autografo di Papa Francesco.
«Ricordo con grande gioia la presenza di Sua Santità all’incontro internazionale per la pace tenutosi a Roma il 20 ottobre scorso, con la partecipazione di rappresentanti di varie Chiese e di altre tradizioni religiose. – ha scritto il Pontefice – Tutte le iniziative intraprese da entità nazionali e internazionali volte a promuovere la pace sono utili e necessarie, ma il conflitto e la violenza non cesseranno mai finché tutte le persone non raggiungeranno una più profonda consapevolezza di avere una responsabilità reciproca come fratelli e sorelle. Alla luce di ciò, le Chiese cristiane, insieme ad altre tradizioni religiose, hanno il dovere primario di offrire un esempio di dialogo».
«Con profonda gratitudine a Dio, ho sperimentato in prima persona questa fraternità nei vari incontri che abbiamo condiviso. A questo proposito, riconosco che il desiderio di una sempre maggiore vicinanza e comprensione tra i cristiani si è manifestato nel Patriarcato ecumenico di Costantinopoli prima che la Chiesa cattolica e altre Chiese si impegnassero nel dialogo. – afferma il Papa – Lo si vede chiaramente nella Lettera enciclica del Santo Sinodo del Patriarcato Ecumenico indirizzata alle Chiese di tutto il mondo esattamente cento anni fa. Infatti, le sue parole rimangono attuali oggi: “Quando le diverse Chiese sono ispirate dall’amore, e lo mettono prima di tutto nel loro giudizio degli altri e in relazione l’una con l’altra, potranno, invece di aumentare e ampliare i dissensi esistenti, diminuirli il più possibile”».
«Possiamo ringraziare Dio che i rapporti tra la Chiesa cattolica e il Patriarcato ecumenico sono cresciuti molto nel secolo scorso, anche se continuiamo a desiderare l’obiettivo del ripristino della piena comunione espresso attraverso la partecipazione allo stesso altare eucaristico. – ha concluso il Santo Padre – Sebbene gli ostacoli rimangano, sono fiducioso che camminando insieme nell’amore reciproco e perseguendo il dialogo teologico, raggiungeremo questo obiettivo».