Smaltimento guanti e mascherine: “Ricorda, vanno nell’indifferenziata”
"In Italia - ammonisce Stefano Laporta, presidente dell'Ispra - si ha una produzione giornaliera di rifiuti da mascherine pari a circa 410 tonnellate, con un valore medio per la fine del 2020 di 100 mila tonnellate di rifiuti; la produzione di rifiuti da guanti sino a fine anno sarà di un valore medio di 200 mila tonnellate. Questi numeri devono necessariamente indurci a comportamenti virtuosi nei confronti dell’ambiente"

Oggi il Ministero dell’Ambiente, in collaborazione con Guardia Costiera, Ispra, Istituto superiore di sanità, Enea e la commissione Colao, ha presentato in una conferenza stampa (la prima in presenza post Covid, con il ministro Sergio Costa, presso il Comando generale della Guardia costiera a Roma) una nuova campagna di comunicazione per invitare ad un corretto smaltimento di guanti e mascherine usati.
Una campagna incentrata essenzialmente su tre punti: gettare mascherine e guanti nell’indifferenziato, servirsi il più possibile di quelli riutilizzabili, non buttarli a terra per evitare gravi danni all’ambiente: «Ricordati: mascherine e guanti vanno nell’indifferenziata. Oh, lo faccio anche io, eh!», afferma l’attore Enrico Brignano nello spot video realizzato dal ministero insieme con la Guardia Costiera. Uno spot disponibile da oggi, che verrà trasmesso anche dalla Rai.

In aggiunta, parte oggi anche una campagna social “Alla natura non serve”, con meme e video emozionali dall’hastag #buttalibene. Il progetto è scaturito da una delle foto simbolo della pandemia: un uccellino trovato intrappolato in una mascherina, che ovviamente agli animali non serve, così come non serve alle strade, alla natura, ai mari. Un messaggio per tutti, soprattutto per chi abbandona questi rifiuti, probabilmente inconsapevole del danno ambientale che sta causando: «Mascherine e guanti monouso – osserva Sergio Costa, ministro dell’Ambiente – sono diventati un problema per l’ambiente, in Italia e nel resto del mondo. Da qui è nata la campagna istituzionale del ministero. Anche tramite i social vogliamo raggiungere un pubblico vasto, soprattutto i più giovani. Perché oggi è il momento di agire per difendere la natura e il nostro pianeta dall’inquinamento. Non possiamo stare a guardare».

A detta del presidente dell’Ispra Stefano Laporta, questa campagna si appella soprattutto al senso civico di ciascuno di noi: «I numeri parlano chiaro – sottolinea -. In Italia si ha una produzione giornaliera di rifiuti da mascherine pari a circa 410 tonnellate, con un valore medio per la fine del 2020 di 100 mila tonnellate di rifiuti; la produzione di rifiuti da guanti sino a fine anno sarà di un valore medio di 200 mila tonnellate. Questi numeri devono necessariamente indurci a comportamenti virtuosi nei confronti dell’ambiente».

Ha benedetto l’iniziativa, con un messaggio istituzionale, anche il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro: «Questa iniziativa – scrive – è un ottimo esempio di come il contrasto alla pandemia coinvolga tutti gli aspetti della nostra convivenza e richieda uno sforzo comune e coordinato. Anche in questa fase della pandemia è importante che tutti agiamo nelle prospettive dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile dove il tema ambiente, insieme a quello della salute, siano centrali».
Infine, sul sito del ministero dell’Ambiente è stata creata una pagina dedicata, “All’ambiente non servono”, nella quale ci sono alcune domande e risposte sullo smaltimento corretto di guanti e mascherine e sulle modalità di uso delle mascherine riutilizzabili.