“Due Papi hanno avuto l’appellativo di magno, il terzo può essere Giovanni Paolo II”
"Nell’arco di 26 anni – spiega il cardinale Gualtiero Bassetti - quel Pontefice venuto da lontano ha cambiato radicalmente il modo di guardare alla Chiesa e al cristianesimo. La sua elezione inattesa è stata un’autentica irruzione dello Spirito Santo nella vita degli uomini e il suo lungo pontificato ha rappresentato una risposta alla crisi profonda che aveva investito la Chiesa universale"
«Sono soltanto due i Pontefici che hanno avuto l’appellativo di “magno” nella storia della Chiesa, Leone I e Gregorio I. A queste due grandissime figure del passato, oggi, si può accostare un Papa dei nostri tempi: Giovanni Paolo II». Lo ha scritto l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Gualtiero Bassetti, nell’articolo che ha inaugurato la rubrica “Il pane e la Grazia. Dialoghi, incontri, riflessioni” da egli stesso curata sulle pagine del settimanale cattolico “La Voce”: «Nell’arco di 26 anni – spiega il porporato – quel Pontefice venuto da lontano ha cambiato radicalmente il modo di guardare alla Chiesa e al cristianesimo. La sua elezione inattesa è stata un’autentica irruzione dello Spirito Santo nella vita degli uomini e il suo lungo pontificato ha rappresentato una risposta alla crisi profonda che aveva investito la Chiesa universale».
Nella sua riflessione, il cardinale Bassetti ha fatto riferimento anche ai molti studiosi che hanno sottolineato la dimensione politica del pontificato di San Giovanni Paolo II: «Papa Wojtyla – conferma il presidente della Cei – con le sole armi della fede ha contribuito alla caduta dei regimi comunisti in Europa orientale e in Unione Sovietica. Come Leone Magno e Gregorio Magno, che hanno fermato la violenza distruttrice degli Unni e dei Longobardi, anche Giovanni Paolo II ha sbarrato la strada al comunismo senza spargimento di sangue».
Ma il cardinale Gualtiero Bassetti ha poi precisato come la grandezza di questo papato non sia riassumibile sono nella sua connotazione politica: «La grandezza di Giovanni Paolo II – approfondisce – risiede, infatti, nell’aver portato la Chiesa nel terzo millennio superando le burrasche della storia, dando una testimonianza eroica del cristianesimo e tracciando la strada del XXI secolo. Il Papa polacco, di fatto, ha segnato un passaggio d’epoca. E tutti i temi toccati nel suo pontificato sono ancora oggi alla base della vita cristiana».
Quindi un accenno alla centralità della misericordia che «è stata poi sviluppata in modo originale da Francesco». Infine, il cardinale ha considerato Giovanni Paolo II «un uomo di Dio, un uomo di preghiera e un grande evangelizzatore».