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“Non illudiamoci di ricominciare come prima, da soli si va poco lontano”

"Se la nostra vita è così fragile - osserva il cardinale Bassetti -, perché non fare di tutto per essere solidali? Ricordo che dopo la Seconda guerra mondiale se siamo riusciti a sopravvivere, è solo grazie al fatto che quel pochino che avevamo veniva moltiplicato. Io davo un pochino di pane alla vicina, lei mi dava un pochino di latte per far crescere i bambini. Ci siamo accorti che dividendo quello che avevamo si moltiplicava. La logica del Vangelo è proprio questa, più condividi e più moltiplichi"

Lo ha affermato ieri il presidente dela Cei Bassetti, intervistato da Inblu Radio

Card. Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana

«Non illudiamoci di ricominciare come prima. È una grande illusione che può solo farci male. Ma dobbiamo aprire il cuore alla speranza. E la solidarietà sostiene tutti, credenti e non credenti». Lo ha affermato ieri il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, in un’intervista rilasciata a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei, riflettendo su questo momento d’emergenza provocato dal Coronavirus Covid-19: «Con tanta buona volontà, solidarietà e spirito di condivisione – osserva il porporato –, dovremmo capire che ormai da soli si va poco lontano. Dovremmo riflettere anche sulla nostra fragilità. Se la nostra vita è così fragile, perché non fare di tutto per essere solidali? Ricordo che dopo la Seconda guerra mondiale se siamo riusciti a sopravvivere, è solo grazie al fatto che quel pochino che avevamo veniva moltiplicato. Io davo un pochino di pane alla vicina, lei mi dava un pochino di latte per far crescere i bambini. Ci siamo accorti che dividendo quello che avevamo si moltiplicava. La logica del Vangelo è proprio questa, più condividi e più moltiplichi».

Nel corso dell’intervista, il cardinale Bassetti ha parlato anche di sé e del suo ministero di guida episcopale: «Io sto bene – racconta –, ma ho tante preoccupazioni per la mia diocesi e per tutte le diocesi d’Italia con qualche vescovo ammalato. Ho mandato un messaggio anche al vicario del Santo Padre. La Chiesa di Dio cammina tra le prove del mondo e le consolazione dello Spirito. Stiamo vivendo una grande prova. È stata tutta una grande sorpresa. Quando è iniziato tutto nessuno poteva prevedere che la situazione andasse a picco in maniera così forte. Eravamo abituati a tante epidemie del passato magari più leggere. Questa è una realtà che abbraccia tutto il mondo. Tutti vivono nella paura di un futuro che, dal punto di vista umano, non dà delle certezze».

Ciononostante, il presidente dei vescovi italiani ha rilanciato un messaggio di speranza: «Ci viene – spiega il cardinale – dalla capacità che c’è nella gente e la forza di affrontare la difficoltà e la solitudine, nonostante l’inquietudine e la paura per il futuro. Ci sarà sicuramente anche il dopo virus. Quando i campi venivano incendiati dalle guerre non producevano più per tanto tempo e così succederà per l’economia che è in fortissima crisi. Se non si lavora, poi non è facile riprendere il lavoro perché è una macchina complessa da rimettere in moto».

Tornando a questi giorni di quarantena, il presidente della Cei ha ribadito come questo non è stato e non è tempo perso: «Stando chiuso in casa – conclude il cardinale Gualtiero Bassetti ai microfoni di InBlu Radio – ho sentito molte persone per telefono. E posso dire che la grande preghiera del Papa ha rigenerato la speranza per tutti, non solo per i credenti. Piazza San Pietro in cui c’era solo la bianca figura del Santo Padre bagnata dalla pioggia, ha parlato al cuore del mondo intero. E quello spazio vuoto è diventato più pieno di quando c’è mezzo milione di persone, che magari partecipano distrattamente alla funzione. Questi sono dei segni che rimangono nelle gente e fanno capire che la vita non è solo legata al virus o al pane quotidiano, ma è qualcosa di più grande».

About Davide De Amicis (4623 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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